A scuola niente sport per gli alunni cascinesi

Il Pd si appella all'amministrazione: "Riattivate 'Gioco Sport a Scuola', togliendo questo progetto si preclude un diritto fondamentale ai bambini"

Cristina Conti segretaria Pd Cascina

Cristina Conti segretaria Pd Cascina

Cascina (Pisa), 23 novembre 2016 - Niente sport ai piccoli alunni di Cascina. Il Pd cascinese punta il dito contro l’amministrazione guidata dal sindaco leghista Ceccardi: “Tagliando gioco sport a scuola si preclude un diritto fondamentale dei bambini, chiediamo all’amministrazione di riattivare il progetto - scrivono in un comunicato -. Lo chiederemo anche attraverso una mozione in consiglio comunale, deve esser riattivato e potenziato il progetto che per anni ha fatto crescere la pratica sportiva nei tre istituti comprensivi del territorio".

"Il Comune non può scaricare su scuole e associazioni sportive il carico di auto-organizzarsi e di reperire risorse economiche - dichiarano i Dem -. L’amministrazione deve approfondire le ricerche di finanziamento e continuare a svolgere un azione di coordinamento che, tenendo conto dei bandi e dei progetti nazionali, possa aggiornare il progetto ormai consolidato, evitando di lasciare la materia alla libera iniziativa col rischio che la pratica sportiva sia sostituita da iniziative puramente promozionali all’interno degli spazi scolastici”.

“Chiediamo che l’amministrazione, con il supporto del CONI, svolga, oltre che una funzione organizzativa e di orientamento, una funzione di garanzia sull’omogeneità dell’intervento nei vari plessi del territorio comunale - continuano -, sulla qualità del percorso formativo con figure professionalmente preparate, sulla possibilità di migliorare la formazione anche di operatori e insegnanti coinvolti. Il progetto ‘Gioco-sport a scuola’, attivo in tutti i plessi della scuola primaria del territorio comunale da oltre 13 anni, ha coinvolto ogni anno circa mille bambini con un impegno di spesa assolutamente contenuto”.

“I risultati rilevati dal corpo insegnante e dalle famiglie sono stati positivi sul piano educativo - dicono infine -, per la promozione di sani stili di vita per il proficuo coinvolgimento dei bambini con differenti forme di disagio (sia fisico che intellettivo), oltre che per l’integrazione dei bambini di famiglie di immigrati. Il progetto ha costituito un’importante occasione di pratica e di avviamento alla professione per molti giovani laureati o laureandi in scienze motorie e un’opportunità di conoscenza di diverse discipline sportive”.

Irene Salvini