Barista incinta rapinata riconosce l'aggressore per strada e lo fa arrestare

Riconosciuto dalla vittima che ha chiamato la polizia: l’uomo era in un elenco di 30 sospetti

Il questore e la capo della mobile incontrano Silvia Pistoia

Pisa, 11/05/2015, il questore e la dirigente della Squadra Mobile si recano al Biba bar per incontrare la titolare dopo l'aggressione subita.

Pisa, 26 maggio 2015 - Fermato dalla polizia di Stato il presunto aggressore della barista incinta rapinata a colpi di bastone. Un’aggressione choc nellle prime ore del mattino, vittima Silvia Pistoia, in via Turati. La donna barista ed incinta al settimo mese era stata colpita da un bandito solitario entrato nel suo bar, il Biba Bar di via Turati, alle 7,15 del lunedì 27 aprile 2015. Il malvivente non si era fermato davanti a quella giovane donna esile ed in evidente stato interessante, in attesa di una bambina che nascerà questa estate, l’aveva dapprima minacciata con un bastone e poi percossa derubandola del denaro e di valori per diverse migliaia di euro. Si era dato quindi alla fuga a bordo di una bicicletta in direzione del centro città.

A seguito del grave episodio, la polizia di Stato ha attivato indagini che sono state effettuate a tutto campo: acquisita la denuncia e la descrizione dell’autore da parte della vittima del fatto che purtroppo non aveva avuto altri testimoni, sono stati controllati gli impianti di videosorveglianza ed attivate le ricerche in città e nella provincia, concentrandosi, in particolare negli ambienti frequentati dagli extracomunitari in quanto la vittima aveva fatto riferimento ad una persona riconducibile ad origini nord africane.

Sono stati setacciati i quartieri della stazione, locali, controllati internet point, sale giochi e soprattutto anche grazie alla polizia scientifica elaborato un elenco di sospetti di circa 30 soggetti individuati sulla base delle caratteristiche fisico somatiche della persona da ricercare. Sono state attivate tute le fonti informative ed intensificato il pattugliamento nel centro città nella convinzione che l’autore fosse comunque una persona che frequenta i quartieri centrali di Pisa. Il 25 maggio la svolta, grazie anche alla collaborazione della signora Pistoia che transitando in zona stazione ha avuto un sussulto. Ha visto un uomo a piedi, e ha riconosciuto l’autore della rapina da lei subita.

Interagendo con la Questura, tramite il 113, l’uomo è stato velocemente localizzato dalla Volante: agenti immediatamente portatisi in zona con una sua pattuglia. Bloccato e identificato l’uomo, Z.B, tunisino del 1966, in possesso di un soggiorno, residente a Pontedera, ma con un domicilio in città. Gli investigatori hanno scoperto che il fermato era all’interno di una lista di potenziali autori ottenuta attraverso uno screening antropometrico ottenuto attraverso una speciale banca dati in dotazione alla polizia scientifica ed agli uffici investigativi della polizia di Stato.

La donna ha dato conferma. Ha riconosciuto l’uomo come colui che l’ha aggredita con il bastone, percosssa e rapinata. Non ha avuto dubbi e ha fornito ai poliziotti ulteriori dettagli. Il presunto autore, con numerosi precedenti per reati predatori e violenti, è stato accompagnato in Questura, ove nel corso di un controllo sulla persona è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. A fronte delle dichiarazioni rese da Silvia Pistoia e alle evidenze investigative emerse all’atto dell’intervento delle volanti per lo straniero sono scattate le manette. Ritenuti dalla squadra Volanti sussistenti i gravi indizi di colpevolezza per il reato di rapina 2 aggravata e concreto il pericolo di fuga, è stato quindi sottoposto al provvvedimento del fermo di indiziato di delitto.

Informata l’autorità Giudiziaria è stato trasferito alla Casa Circondariale Don Bosco ove si trova tutt’ora ristretto in attesa del provvedimento di convalida. I margini dell’attività investigativa restano aperti, per acquisire ulteriori dettagli che contribuiranno a perimetrare definitivamente il grave fatto di reato.