Nuova viabilità: caos intorno al Duomo

Slalom di auto e camion tra i turisti I furgoni diretti ai negozi non riescono a manovrare. Code e proteste

Lo slalom delle auto fra i turisti, ieri mattina in piazza Arcivescovado

Lo slalom delle auto fra i turisti, ieri mattina in piazza Arcivescovado

Pisa, 25 luglio 2014 - TRAFFICO paralizzato, furgoni bloccati, auto che piombano tra i turisti costrette a slalom incredibili tra le comitive di stranieri e famiglie allibite. E’ lo spettacolo che da una settimana ormai si presenta in piazza Arcivescovado dopo la «rivoluzione» e il cambio di decine di sensi unici nella Ztl Nord. L’obiettivo è preparare la pedonalizzazione del tratto finale di via Santa maria, ma il prezzo da pagare è molto salato: l’intero traffico in entrata e uscita dal quartiere di Santa Maria ruota intorno a tre budellini stretti e angusti che non riescono, come era facilmente prevedibile, a sopportare i volumi di traffico quotidiani. da via Cardinale Maffi si entra in via San Tommaso, che presenta ben due curve a 90 gradi nel giro di poche decine di metri, si prosegue per via Capponi e si sbuca in piazza Aecivescovado. Qui il nuovo disegno della viabilità ha causato la chiusura del vecchio parcheggio per i mezzi Ncc (Noleggio con conducente) e costringe a un percorso obbligato che coincide con quello delle comitive dei turisti. Risultato: clacson che suonano all’impazzata, nervi a fior di pelle, auto che sfiorano i pedoni. E nessun vigile all’orizzonte.  CHI RIESCE a superare lo slalom può uscire da via Camozzo (già via Corta) o imboccare via don Gaetano Boschi, la parallela lunga e stretta di via Santa maria, altro percorso che sembra una punizione per chi deve scontare qualche grave peccato. Non va meglio ai furgoni che dovrebbero passare per rifornire i negozi della zona. In pochi giorni è già accaduto che alcuni mezzi siano rimasti bloccati sotto l’archeggto che mette in comunicazione il palazzo arcivescovile con il giardino al di là di via Capponi. «In questo modo hanno congestionato il punto di accesso alla Torre — commenta Gabriele Gabrielli, titolare di Subway — e con uno spartitraffico a cuneo invece che a semicerchio sulla piazza i mezzi hanno grandi difficoltà di manovra per uscire». Il piano, infatti, doveva prevedere una zona di rispetto di fronte all’arcivescovado, ma una volta disposti i segnali e i jersey spartitraffico, gli esercenti si sono resi conto delle difficoltà che hanno adesso i mezzi più grandi nel transitare. «Di sera non c’è molta luce e qui si rischia di far diventare piazza dei Miracoli la nuova terra di nessuno — continua Gabrielli insieme alla moglie Lisena Panicucci —. Quando si fanno delle rivoluzioni sulla viabilità si dovrebbe prima a come evitare gli ingorghi e a come trovare i parcheggi. Speriamo solo che nella parte della piazza che chiudono facciano delle panchine e una fontana per i turisti, perché così è spoglia e poco convincente». I TURISTI arrivano da via Maffi a piedi, lungo una stretta zona pedonale che consente lo spostamento solo in fila indiana, con un certo rischio per i bambini piccoli e chi ha delle merci da ricevere in negozio ha serie difficoltà a far arrivare i mezzi vicino al proprio esercizio. «Noi abbiamo il parcheggio in via Boschi e per arrivarci dobbiamo fare il giro dai lungarni e poi tornare in centro da via San Frediano, è assurdo — spiega Francesco Benedetti dell’Hotel Duomo —. Noi accogliamo circa 750 gruppi di turisti l’anno e diventa sempre più difficile la gestione dei bagagli». «Noi che lavoriamo in piazza Arcivescovado — conclude Ilaria Santeriani della Gelateria — non possiamo lasciare neanche i motorini vicino al negozio. Con la nuova circolazione stanno uccidendo il turismo».