Pisa, un mese per mettere le ali

Tre partite su quattro all'Arena: così Braglia può riportare il Pisa in alto. L'obiettivo è arrivare a Natale con almeno 33 punti per prepararai al meglio al girone di ritorno

Piero Braglia

Piero Braglia

Pisa, lunedi 27 ottobre 2014 - L'obiettivo è mettere in cascina fra i 17 e i 20 punti prima di Natale in modo da chiudere l'anno attorno a«quota 35» per mandare un messaggio eloquente sia alle avversarie dirette nella corsa alla promozione che ai nuovi innesti da portare in nerazzurro a gennaio per compiere il definitivo salto di qualità..Obiettivo ambizioso certamente, ma nient'affatto irraggiungibile per una squadra, come il Pisa, costruita con l'unico obiettivo di vincere. E anche necessario per dare una definitiva raddrizzata ad un trend che, prima dell'importantissima vittoria di L'Aquila, aveva lasciato più di qualche legittimo dubbio tanto nella tifoseria quanto nella dirigenza nerazzurra. D'altronde lo avevano chiesto sia il presidente Battini che il direttore sportivo Vitale già prima della trasferta abruzzese: «Occorre un cambio di passo immediato – avevano detto tutti e due - per recuperare terreno sulle avversarie e cominciare a marciare al ritmo di una squadra che vuol vincere il torneo».

NUmeri alla mano, è una necessità: i nerazurri, infatti, per ora viaggiano alla media 1,6 punti partita, velocità di crociera nient'affatto disprezzabile ma che a fine campionato significherebbe, verosimilmente, una piazzamento fra il terzo e il quinto posto. In Lega Pro, infatti, di regola per vincere il campionato bisogna andare ad una media compresa fra gli 1,8 e i due punti partita. Ciò vuol dire che i nerazzurri devono schiacciare immediatamente il piede sull'acceleratore, sfruttando anche un calendario sulla carta nient'affatto sfavorevole per conquistare quei 17-20 punti che gli permetterebbero, appunto, di arrivare alla vigilia di Natale con una media compresa fra gli 1,7 e i due punti partita, ossia molto vicina a quella che serve per tagliare per primi il traguardo.

Il Pisa, infatti, giocherà in casa tre delle prossime quattro partite e contro avversari, almeno sulla carta assolutamente alla sua portata: sabato, infatti, sarà di scena all'Arena Garibaldi il San Marino e la settimana successiva la Lucchese. Quindi la trasferta di Prato e poi di nuovo fra le mura amiche con la Carrarese. Ipotizzare dieci punti, che con un pizzico di buona sorte potrebbero diventare anche dodici, insomma, non è assolutamente fuori dal mondo. E se accadesse, con l'aggiunta della vittoria di L'Aquila di una settimana fa, Morrone e compagni si presenterebbero con il vento in poppa al momento, almeno sulla carta più complicato di questa prima metà di stagione, ossia il doppio turno esterno fra fine novembre e inizio dicembre con il «big-match» di Ferrara e la difficile trasferta di Pistoia, gare assolutamente aperte a qualsiasi tipo di pronostico. Volendo rimanere con i piedi assolutamente ancorati a terra, si può anche ipotizzare uno scenario abbastanza negativo con il Pisa che torna dalle due trasferte con un po' d'amaro in bocca e la miseria di uno o due soli punti conquistati. Dopo ci sarebbero, comunque, l'Ancona in casa e la trasferta virtuale di Pontedera con il Tuttocuoio: vincere è sempre difficile, ma conquistare sei punti in queste due partite dvrebbe essere impresa, comunque, alla porta di Morrone e soci. Che, se ci riuscissero, potrebbero davvero arrivare alla vigilia di Natale almeno a 33 punti. E se poi arrivasse un colpaccio da una delle trasferte di Prato, Ferrara e Pistoia allora, sarebbe possibile addirittura superare «quota 35».