Pisa, 20 agosto 2014 - ALLA libreria Ubik di via Garofani, una parallela di Corso Italia, è possibile fare tante cose. Comprare libri (ovviamente), leggere giornali, bere qualcosa all’ottimo bar e fermarsi ad un tavolo per studiare in santa pace o lavorare al computer grazie alla connessione gratuita. È per una combinazione di tutte queste attività che ieri mattina ci siamo trovati quasi in presa diretta ad assistere ad un tentativo di furto... «culturale». Che andiamo a raccontare.
ATTORNO alle 8.45, il barista di turno, Marco Luci, ha notato un uomo di mezza età che si avviava verso l’uscita dopo averlo guardato più volte «con fare sospetto. Così — spiega Marco — l’ho fermato ed ecco spuntare ben nascosti da sotto il cappotto nero (in piena estate...) una quindicina di libri. Una cliente ha poi chiamato i carabinieri. Come ha poi detto, era una persona bisognosa, ma mi è sembrato giusto fermarlo. Comunque è strano: perché non cercare pane o cose da mangiare al supermercato? Singolare abbia scelto i libri». Le forze dell’ordine sono arrivate poco dopo portando via l’uomo. Il responsabile di Ubik Pisa, Mauro Bellucci, è stato prontamente informato dell’accaduto e ha raggiunto subito la libreria, prima di recarsi dai carabinieri. «Ma ho deciso di non sporgere denuncia — afferma —. Non mi sembrava il caso di infierire su una persona bisognosa, come si è definito l’uomo. Di certo qui da noi non è più il benvenuto». E il sistema di sicurezza all’uscita, le telecamere o altri strumenti anti-taccheggio e di sorveglianza, generalmente presenti nelle librerie? «Il sistema non l’abbiamo, ma per quanto riguarda le telecamere credo proprio che sia il caso di installarle. Anche perché abbiamo già subìto almeno un furto a quanto pare riuscito. È successo un po’ di tempo fa. Alcuni clienti mi avevano chiesto dei libri che sul computer risultavano presenti in libreria, ma poi sullo scaffale non ve n’era traccia».
E A quanto pare si trattava di libri piuttosto costosi stampati da case editrici importanti. Proprio come quelli scelti ieri mattina dal «nostro» uomo: almeno 20 euro a volume, se non di più. «Quando abbiamo fatto un piccolo inventario della refurtiva, che è stata completamente recuperata — prosegue Mauro —, sono spuntati tre libri di Borges non certo in versione economica». È sembrato andare sul sicuro, insomma. Anche perché l’autore del tentativo di furto sarebbe già stato notato in altre librerie della città intento a sottrarre libri di valore. Un collezionista molto originale?