Il cinema Ciak si arrende: stop ai film a Tirrenia

Maltempo e crisi mietono un'altra vittima sul litorale, Da ieri programmazione sospesa. Ed è in forse la riapertura per la prossima estate

Il cancello del cinema Ciak di Tirrenia

Il cancello del cinema Ciak di Tirrenia

Pisa,26 agosto 2014 - Un'altra vittima di pioggia e maltempo: il cinema ciak di Tirrenia.  Alfea Cinematografica e Arsenale - che gestisocno da 23 anni l'arena di via Pisorno, hanno deciso di chiudere anticipatamente (stop ai film da ieri) la programmazione. Ed è a rischio anche la riapertura per la prossima estate.

Questo il comunicato:

"Il cinema Ciak di Tirrenia chiude i suoi cancelli con una settimana di anticipo sul previsto. Una decisione difficile e sofferta ma necessaria per non aggravare ulteriormente un bilancio stagionale  già in grande sofferenzaTempi duri per il Cinema in generale e per le Arene estive in particolare, una stagione meteo  inclemente ha scoraggiato una buona parte del pubblico a passare le serate estive all'aperto, in  aggiunta, vera ciliegina su questa amara torta, episodi di puro teppismo hanno danneggiato le  strutture allestite per decorare il Cinema Ciak, un tempo immerso nella pineta e da qualche anno  reso “nudo” dall'abbattimento di tutti gli alberi che lo circondavano. Se a tutto questo sommiamo la  scomparsa della pellicola e il conseguente passaggio al digitale (l'acquisto di videoproiettore, server  e apposito schermo comporta una spesa intorno ai 60/70.000 euro) ecco che ne esce un bilancio  sconfortante, difficile da sostenere solo con gli introiti dei biglietti in costante calo.  

“E' la legge di mercato” qualcuno dirà, i forti sopravvivono e i deboli sono destinati a soccombere  e forse così è. Ma questo, nel caso del Ciak di Tirrenia, significa lasciare il litorale pisano, fiore  all'occhiello del turismo balneare del nostro territorio, senza un luogo importante di cultura e di  intrattenimento per grandi e piccini. Una perdita, crediamo, grave, per Tirrenia, una volta città del  cinema, legata al Ciak da un rapporto che va avanti da oltre 20 anni. Ma, purtroppo, si tratta di una  scelta inevitabile per degli imprenditori privati, come sono Alfea Cinematografica e il Cineclub  Arsenale che da anni gestiscono il cinema, costretti a fare i conti con delle cifre nude e crude. Cifre che dicono, impietosamente, che è sempre più difficile sostenere il costo dell'affitto annuale del luogo dove sorge il cinema, sommato ai costi di gestione (allestimenti, costo dei film, proiezionisti, cassieri, utenze varie) e alle spese straordinarie legate alla conversione digitale di cui abbiamo detto sopra. 

Tutto questo ci ha portato alla decisione, per noi veramente sofferta, di dover anticipare di una settimana la chiusura del cinema per la prima volta dopo 23 anni. Una chiusura resa ancor più amara dall'incertezza sul futuro del Cinema Ciak, di cui, al momento, non siamo sicuri di poter garantire la riapertura il prossimo anno".