Giovedì 2 Maggio 2024

La doppia vita del giovane fisico: «La discoteca? Abitudine occidentale»

Il prof in Normale: «Era molto preparato, ma non frequentava mai» / LA PADRONA DI CASA E IL COINQUILINO / TERRORISMO: ESPULSO DOTTORANDO TURCO DELLA NORMALE. "IN MAIL MINACCIAVA DI FARSI SALTARE DAVANTI ALLE AMBASCIATE"

Lo studente turco

Lo studente turco

Pisa, 21 gennaio 2015 - SCHIVO e riservato, Furkan Semih Dündar, 25 anni, non aveva stabilito particolari amicizie alla Scuola Normale. Ma un po’ tutti, in quel mese o poco più della sua permanenza a Pisa, si erano accorti che si trattava di un cervellone. Nello studio aveva bruciato le tappe superando concorsi e selezioni durissime per diventare perfezionando in fisica: era arrivato tra i primi aggiudicandosi uno dei 90 posti messi a concorso lo scorso anno dalla Normale nelle varie classi superando un migliaio di candidati provenienti da tutto il mondo. Il suo tutor, professor Augusto Sagnotti, ordinario di fisica teorica ha ben in mente il giorno del colloquio per l’ammissione alla Scuola e un’altra occasione, quella di un compito: «In fisica – dice – era sicuramente preparato, anche se mi hanno detto che aveva smesso di frequentare il corso del docente a contratto e io invece esigo che i miei studenti seguano non tre ma quattro corsi per poter iniziare il lavoro». Ma nessuno avrebbe potuto immaginare che quell’allievo modello diffondeva sul web messaggi antioccidentali, proclami deliranti e minacce. Alcuni compagni di corso lo descrivono come un tipo elegante, dall’abbigliamento occidentale, ma altri ricordano un episodio accaduto poco dopo il suo arrivo a Pisa, a novembre: «Lo avevamo invitato in discoteca con altri giovani, ma lui ha risposto che non sarebbe venuto. Anzi ha chiesto di essere cancellato da quella mailing list perché – disse – non condivideva ‘questo modo occidentale di divertirsi’». Ma sulla sua preparazione e sulla passione per la fisica non ci sono dubbi: per entrare in Normale aveva presentato un progetto «sulla fisica dei buchi neri e il loro rapporto con la teoria delle stringhe». Tema difficile e ambizioso per una teoria, ancora in fase di sviluppo, che tenta di conciliare la meccanica quantistica con la relatività generale e attraverso la quale si spera di arrivare a costituire una teoria del tutto. Strade inesplorate dunque per il piacere di praticare la ricerca pura: «Non voglio avere rimorsi, quando diventerò vecchio, per non aver avuto il corasggio di seguire le mie passioni» scriveva Dündar sul suo blog, dal quale - dopo l’interruzione poco prima di Natale - ha ripreso a scrivere in gennaio, ormai lontano dall’Italia, per parlare ancora di fisica e di ricerca.

Insomma un autentico cervellone dal futuro promettente, ma a tradirlo sono state simpatie islamiste decisamente troppo accese. Così marcate da costargli il perfezionamento, una perquisizione domiciliare svoltasi il 22 dicembre, il sequestro di tablet e cellulare e l’espulsione dall’Italia avvenuta il 26 dicembre attraverso il Cie di Roma. Dundar avrebbe inviato minacce di attentati suicidi verso siti governativi e istituzionali italiani e statunitensi. Oltre alla frequentazione, sostengono gli inquirenti, di blog e siti internet islamisti, vicini ai gruppi più radicali e alle posizioni più integraliste, là dove il confine con fanatismo e terrorismo diventa sempre più sottile. Una zona grigia del web costantemente monitorata dai nostri servizi di intelligence e dalla polizia.