Piagge al buio, rubati i cavi di rame di 16 lampioni. Serfogli: "Fenomeno da debellare"

Escalation in tre mesi. Danni per 70 mila euro. Altro colpo ieri notte a danno dell’illuminazione pubblica comunale. Neppure il quartiere di San Giusto è stato risparmiato

La refurtiva in rame lasciata per strada

La refurtiva in rame lasciata per strada

Pisa, 19 luglio 2014 - Quasi un chilometro e mezzo di cavi in rame “sfilati” dall’impianto d’illuminazione del viale delle Piagge. Spenti 16 lampioni sul lato del complesso di San Michele degli Scalzi. Altri settecento metri nel quartiere di San Giusto sottratti dal collegamento ciclo-pedonale fra le vie Quarantola e Beato Agnello.

«In totale fanno circa dieci mila euro di danni – commenta l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Andrea Serfogli -: abbiamo già mandato i nostri tecnici sul posto per ripristinare quanto prima il corretto funzionamento dell’impianto d’illuminazione pubblica e sporto denuncia contro ignoti, ma così non è più possibile andare avanti: negli ultimi tre mesi, infatti, è stata una vera e propria escalation, i cui costi finiscono col gravare sulle spalle di tutta la collettività dato che, ovviamente, è con risorse pubbliche che finanziamo tutti gli interventi di riparazione».

Il conto è presto fatto: 25mila euro di danni il 14 marzo per furto di rame ai danni di tratti dell’illuminazione pubblica della via Emilia ad Ospedaletto, di via Vivoli e Largo Vittime del 31 agosto a Porta a Mare e della Bigattiera a Marina di Pisa. Altri 6.150 il 9 maggio in via Palazzi, un furto dello stesso tipo che lasciò al buio quasi completamente il centro abitato di Coltano e 7.180 il 5 giugno, quando a fare le spese dei ladri di rame fu un altro tratto dell’Emilia ad Ospedaletto e via San Jacopo, nel quartiere di Gagno. Il penultimo furto del genere, invece, è stato in via Ragghianti, ancora ad Ospedaletto, dove il 30 giugno scorso furono rubati fili e altro materiale in rame all’illuminazione pubblica causando un danno di circa 20mila euro.

«In tutto fanno quasi 70mila euro spesi in tre mesi, risorse che sarebbero state sufficienti per rimettere a nuovo la pavimentazione stradale di una via medie dimensioni solo per fare un esempio e che, invece, siamo stati costretti a spendere per riparare i danni causati dai ladri di rame – spiega Serfogli -. Si tenga conto, poi, che stiamo parlando solo dei danni arrecati all’illuminazione pubblica:se aggiungessimo anche quelli causati, per la stessa ragione, alle scuole ed altri edifici pubblici, la contabilità sarebbe ben maggiore». La conseguenza per l’assessore comunale ai Lavori Pubblici è una sola: «Insieme al sindaco chiederemo alla Prefettura la convocazione quanto prima di un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicato a questo fenomeno e alle strategie per debellarlo perché così proprio non è possibile andare avanti».