Ponsacco (Pisa), 15 agosto 2014 - “Il cammino dei 1543 clan di tutta Italia inizia ben prima della Route nazionale. Ogni unità si è messa in gioco durante lʼanno con azioni di coraggio a testimoniare che “il mondo lo possiamo cambiare”, come viene affermato dalla canzone ufficiale dellʼevento. Passo dopo passo le camicie blu hanno invaso lʼitalia, 456 i percorsi realizzati,molti i luoghi visitati,gli incontri, gli scambi.
La parte mobile per il Ponsacco 1 si è svolta in Valle dʼAosta con i rover e le scolte del Torino 30 e del Bozzolo 1. Le strade attraversate sono state per loro prova di coraggio fisico. Il percorso, preparato alla perfezione dai ragazzi ospitanti di Torino, parte da Gressoney fino ad arrivare a Champoluc toccando il laghi Perrin raggiungendo quote oltre i 2500 metri. Un cammino duro soprattutto per i ragazzi di Ponsacco non abituati alle strade montane. Il coraggio di partire e di rischiare la strada è stato però premiato, infatti hanno portato a case bellissimi ricordi,paesaggi mozzafiato ,scambi e sorrisi. Hanno conosciuto nuove persone che camminano sulla stessa strada anche se hanno realtà diverse dalla loro, camminano verso un obiettivo comune quello di “lasciare il mondo un poʼ migliore di come lo hanno trovato” come affermava il fondatore degli scout Baden Powell.
La mattina del 6 Agosto i 60 ragazzi della Route 356 si sono mossi verso una nuova avventura.
Arrivati a San Rossore si sono stupiti della distesa di camicie blu. I 30000 scout sicuri del loro obiettivo urlano in coro “tutti insieme famo paura” questo il motto nelle retrovie Agesci.
La cerimonia di apertura che si è tenuta nel campo del futuro ,con interventi delle istituzioni, inizialmente poteva sembrare ripetitiva e ricca di frasi fatte ma i ragazzi sono rimasti entusiasti del clima positivo creato e dalla carica trasmessa dalle parole di chi è intervenuto.
I rover e le scolte durante i tre giorni della parte fissa della manifestazione hanno assistito a tavole rotonde e laboratori tenuti da altri giovani scout con ospiti come la Presidente della Camera Laura Boldrini,Don Luigi Ciotti fondatore di Libera, il ministro della Difesa Roberta Pinotti. La Route nazionale è stata una sfida su vari fronti: Il Parco di San Rossore ha creduto a 30000 scout che recitano nella propria legge “amano e rispettano la natura” invitandoli caldamente a rispettare le leggi di quellʼ ecosistema, gli ospiti che sono intervenuti a Tavole rotonde e laboratori lanciano una sfida a chi ha saputo prendere il meglio delle loro parole ricordando che il motto scout è “Estote Parati” (state pronti) ,la società ha scommesso sulle camicie blu accettando la Carta del Coraggio, una specie di costituzione dellʼassociazione Agesci, che è stata scritta dai 456 Alfieri referenti fedeli delle volontà e delle idee dei loro propri clan di formazione. Per concludere la fantastica esperienza la messa finale celebrata dal Cardinal Bagnasco.
Le ultime parole sono state date a Papa Francesco in diretta telefonica e al premier Matteo Renzi che invita i ragazzi a rimanere in Italia, a “dare un calcio allʼ impossibile” Il percorso non finisce qui adesso è giunto il momento di rimboccarsi le maniche, di guidare da soli la propria canoa e soprattutto di portare lʼonda di cambiamento, ed è proprio questo che gli scout sanno far bene!