Tanti sbadigli e nessun gol all'Arena fra Pisa e Prato

Zero a zero con poche occasioni / LE IMMAGINI DAL CAMPO

Pisa-Prato

Pisa-Prato

Pisa, 27 marzo 2015 - Scialbo pareggio fra Pisa e Prato nell'anticipo del venerdì sera di LegaPro, con tanti malumori fra i tifosi per il cambio di palinsesto della Rai che non ha trasmesso la gara in diretta su RaiSport, bensì in differita.

Nerazzurri con Amoroso al debutto in panchina dopo lo choc per il duro confronto fra squadra e ultras dopo il ko nel derby di Lucca, Prato reduce dalla vittoria nel derby con la Pistoiese. Lanieri guardinghi e nerazzurri manovrieri, ma senza incisività, nel corso del primo tempo. Da annotare solo un colpo di testa di Finocchio al 3' di poco fuori. 

Nella ripresa ancora poche emozioni: fra queste la bordata da fuori di Urso al 67' che ha costretto Pelagotti alla deviazione in angolo. Pisa graziato al 71' quando Costa rifila una manata volontaria a Grifoni, appena entrato, ma né l'arbitro né l'assistente se ne accorgono e così il giocatore nerazzurro evita l'espulsione diretta. Qualche timida incursione pisana nell'area laniera non cambia il corso di una brutta partita che finisce a reti bianche dopo quattro minuti di recupero. Pochi spunti anche dopo le mosse dei due tecnici, l'inserimento di Napoli (ex di turno) per Florianio nel Pisa e di Grifoni per Santini nel Prato.

Pareggio che va meglio al Prato, al terzo risultato utile di fila, solo un brodino per un Pisa in crisi di identità.

Luca Boldrini

Il tabellino:

PISA: Pelagotti, Pellegrini, Costa, Ricciardi (67' Samba), Lisuzzo, Mandorlini, Finocchio (81' Frediani), Misuraca, Arma, Floriano (71' Napoli), Arrighini. A disposizione: Adornato, Lucarelli, Beretta, Nuti. Allenatore: Christian Amoroso.

PRATO: Gazzoli, Rinaldi, De Agostini, Urso, Dametto, Sorbo, Coccolo, Cavagna, Bocalon (92' Romanò), Santini (63' Grioni), Fanucchi (92' Rubino). A disposizione: Ivušić, Bandini, Rickler,Gabbianelli. Allenatore: Vincenzo Esposito.

ARBITRO: Dario Melidoni di Frattamaggiore. ASSISTENTI: Valerio Vecchi di Lamezia Terme e Agostino Maiorano di Rossano.