Pisa, Terravision si difende: "Continuiamo a lavorare al servizio dei più deboli"

L'azienda di trasporti interviene sulle vicende giudiziarie del presidente nerazzurro Fabio Petroni

Pullman Terravision all'aeroporto Galilei

Pullman Terravision all'aeroporto Galilei

Pisa 26 luglio 2016. Terravision è in salute e continua a mantenere «intatta la sua vocazione a tutela delle fasce più deboli». A dirlo è la società di trasporti legata al patron del Pisa, Fabio Petroni, commentando la sua vicenda giudiziaria. Ora è la stessa azienda che si occupa dei trasferimenti su gomma da e per numerosi aeroporti in tutta Europa a dare la propria versione dei fatti, spiegando come i provvedimenti facciano riferimento a vecchie indagini e, soprattutto, allegerendo la posizione dello stesso Petroni.   «Sono state riportate anche dalla guardia di finanza – dicono dall’ufficio legale di Terravision – notizie che danno una versione errata della situazione giudiziaria riguardante il gruppo Terravision, anche e soprattutto a seguito del provvedimento a carico di Fabio Petroni, considerato il Dominus delle società appartenenti al gruppo Terravision. L’indagine della guardia di finanza si è conclusa prima del 2013 (come già La Nazione aveva evidenziato parlando con l’avvocato Cesare Placanica, ndr), non in questi giorni. In quel tempo, nonostante il rigetto del gip Tamburelli, alcuni rami d’azienda, quindi non tutta la realtà societaria, furono sottoposti alla cura e alla responsabilità dell’autorità giudiziaria. L’accertamento dei fatti, ovvero di eventuali addebiti per l’ipotesi di reati connessi alla bancarotta, appartiene da tempo ad un regolare processo, ancora pendente in primo grado e ormai alle fasi conclusive».

Secondo Terravision, «per capire certi errori è sufficiente leggere la nota dell’Agenzia delle entrate del febbraio 2012, che costituisce un allegato della documentazione prodotta dalla finanza, che certifica la congruità del valore della cessione del ramo d’azienda per l’importo indicato nell’atto pubblico sottoscritto dinanzi ad un notaio».

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