Pisa: Petroni ancora nei guai. Sequestrate licenze e conti di Terravision

La misura preventiva è arrivata al termine di una lunga indagine della guardia di finanza di Roma

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Pisa 22 luglio 2016. Ancora guai per il presidente del Pisa Fabio Petroni. Dopo gli arresti domiciliari disposti dal tribunale del riesame di Roma per bancarotta adesso arriva anche il sequestro delle licenze per i trasporti di linea Roma - Ciampino - Fiumicino, Pisa/Aeroporto - Firenze e Orio al Serio - Milano, dai conti correnti bancari ed altri rapporti finanziari, dai contratti commerciali e beni aziendali (in particolare 13 bus); dalle societa' Terravision H. R. & Services S.R.L., ed Alivision Patrimoni E Servizi di Petroni Fabio s.a.s.

Ad annunciarlo è la guardia di finanza del Comando Provinciale di Roma con un lungo comunciato. "Le fiamme gialle - si legge nella nota - hanno portato a termine una complessa attività d'indagine avviata nel corso del mese di settembre 2013, avente ad oggetto le aziende operanti sotto il marchio Terravision.  Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito, in una prima fase delle operazioni, di sottoporre a sequestro preventivo il compendio aziendale riconducibile al marchio Terravision, costituito: dalle licenze per trasporti di linea Roma - Ciampino - Fiumicino, Pisa/Aeroporto - Firenze e Orio al Serio - Milano, dai conti correnti bancari ed altri rapporti finanziari, dai contratti commerciali e beni aziendali (in particolare nr. 13 bus nella disponibilita' dell'azienda); dalle societa' Terravision H. R. & Services S.R.L., ed Alivision Patrimoni E Servizi di Petroni Fabio s.a.s".  

"Le indagini - spiegano le fiamme gialle - hanno permesso di scoprire come gli amministratori di alcune società si siano sottratti al pagamento di ingenti debiti tributari e previdenziali, attuando manovre elusive volte a rendere sostanzialmente inefficace la procedura di riscossione coattiva. In particolare, la società titolare dei contratti con gli aeroporti, proprietaria anche degli autobus e delle licenze, era stata posta in liquidazione subito dopo aver ceduto ad un 'testa di legno' l'unico ramo d'azienda produttivo. Tale cessione - formalmente sottostimata e mai, peraltro, realmente pagata - era stata effettuata al solo fine di limitare, in capo alla societa' cedente, la possibilita' di essere chiamata in causa sotto il profilo della responsabilità economica solidale, solamente con l'irrisorio valore del ramo d'azienda ceduto".