Muore dopo la festa di nozze

Alessandro Benincà, 51 anni di Cascina, stroncato da un malore a Tirrenia Muore a 51 anni per un malore improvviso

L'ultima foto di Alessandro Benincà poche ore prima di morire

L'ultima foto di Alessandro Benincà poche ore prima di morire

Pisa, 28 luglio 2014 - E’ MORTO all’improvviso, dopo una festa di matrimonio al Golf Club di Tirrenia. Alessandro Benincà, il ‘gigante buono’ di Visignano aveva 51 anni e lavorava all’Università di Pisa come tecnico al dipartimento di Fisica. L’uomo conosciuto e amato da tutti a Cascina, dove risiedeva, era molto conosciuto e amato. Malato da tempo, non aveva mai perso il sorriso e la voglia di vivere e gioire. Sabato sera, assieme alla moglie era stato a cena al Golf Cub per la festa di matrimonio di alcuni amici. Una grande rimpatriata alla quale Benincà aveva partecipato volentieri. Sembrava essersi ripreso dopo il violento attacco del suo male, venti giorni fa, quando fu salvato per miracolo. Sabato era felice fra gli amici e accanto alla sua amatissima moglie Elisa Luchini. E’ stata lei a chiamare l’ambulanza del 118 appena usciti dal Golf Club, attorno a mezzanotte. La coppia stava raggiungendo l’auto in via delle Eriche a Tirrenia e l’uomo era visibilmente affaticato. Pochi passi e si fermava: «Sono stanco», ripeteva alla moglie. E così fino all’auto. Entrato nell’abitacolo, Benincà ha detto alla moglie: «Ho qualcosa che non va». Lei ha subito chiamato il 118. Ma quando l’ambulanza è arrivata, per l’uomo non c’era già più niente da fare. 

LA NOTIZIA della morte di Benincà si è subito diffusa fra gli amici e i colleghi che ieri hanno affollato le cappelle del commiato di Cascina per stringersi in un abbraccio con la moglie e i due figli di 17 e 12 anni. La moglie Elisa ha voluto ricordare Alessandro pubblicando su Facebook l’ultima foto del marito, scattata durante la festa poche ore prima che morisse e ha scritto: «Ciao topo, salutami il mio babbo e Mauro. Ti amo». Mauro è Mauro Franceschi, l’imprenditore della Nuova Kros di Ospedaletto morto nel 2011 strangolato durante una rapina nella sua casa. Per Elisa,che lavora alla Nuova Kros, l’imprenditore era stato un punto di riferimento importante. «Era come un padre, per lei», spiega Giuliano Mattolini che con queste parole ricorda il genero: «Alessandro ha sempre fatto del bene. Era l’amico degli amici. Tutti lo amavano e anche se nel fisico era provato, era vivace e pieno di generosità e simpatia per tutti». E’ una famiglia molto unita e per questo molto forte quella dei Benincà, raccontano gli amici che ancora increduli, ora piangono la morte di Alessandro con sincera commozione: «Abbiamo perso un grande amico con tantissimi pregi ma il più grande è che avevi un grandissimo cuore. Ci mancherai», dice un collega. E un altro: «Ricordo la tua generosità e la tua allegria. Nonostante la malattia hai sempre combattuto con forza, non ti sei mai arreso. Lasci un grande vuoto». «Grande e rumoroso quanto buono e sempre sorridente», così lo ricorda un’amica. La salma di Alessandro Benincà è stata accompagnata dalle Onoranze funebri Cascinesi alle cappelle del commiato di Cascina e qui resterà fino a domani, quando, alle 16.30 nella chiesa di parrocchiale di Visignano, sarà celebrato il funerale.