Giovedì 18 Aprile 2024

Pisa, ora la strada è davvero in salita. Lo dicono anche i numeri degli ultimi campionati di Lega Pro

Nelle ultime tre stagioni, cinque volte su sei la squadra in testa alla 14esima ha conquistato la promozione. Mentre solo una volta, lo Spezia nel 2011-12, una squadra con sei pnti di distacco dalla vetta allo stesso punto della stagione è riuscita a festeggiare la B a fine torneo.

PISA GROSSETO_441193_175416

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Pisa, mercoledi 26 novembre 2014 - Qualunque cosa accada a gennaio, sarà bene non caricare di eccessive aspettative il mercato di gennaio. Perché, almeno la storia degli ultimi sei campionati di Prima Divisione, quelli relativi ai due gironi dei tornei che vanno dal 2011/2012 al 2013/14, racconta che le squadre in testa alla 14esima giornata, ossia lo stesso turno che si è giocato la settimana scorsa, cinque volte sui sei vanno in serie B e in quattro casi per via diretta, ossia conquistando il primo posto, piazzamento che dà diritto alla promozione senza necessità di passare dai play-off. E’ vero che rispetto ai campionati precedenti, tutti della durata compresa fra le trenta e le trentaquattro giornate, quello di quest’anno lascia un po’ più tempo per recuperare il terreno perduto dato che sarà più lungo di circa un mese per un totale di quattro turni in più. E quindi, che la quattordicesima giornata del campionato attuale corrisponde, più o meno, all’undicesima o alla dodicesima delle stagioni precedenti. Però la situazione cambia di poco: quattro volte su sei, infatti, la prima in classifica al 11esimo (per i tornei di 30 giornate) o al 12esimo (per quelli di 34) turno è andata in serie B alla fine dell’anno. Detto in altri termini, quindi, la strada per il Pisa è in salita e neppure di poco e riporre troppe aspettative nel mercato di gennaio può rischiare semplicemente di far perdere tempo prezioso: se l’obiettivo è la serie B, infatti, Morrone e compagni devono cominciare a trottare già da venerdi sera a Ferrara e azzerare o quasi gli sprechi e gli scivoloni da qui alla fine del torneo. Il dettaglio delle statistiche al riguardo è impietoso: nel 2011-12 alla 12esima erano in testa Ternana (girone A) e Lanciano (girone B) e tutte due festeggiarono la B a fine campionato. Stesso discorso la stagione scorsa, quando in testa all’11esima nel girone A c’era l’Entella e nel girone B alla 12esima il Frosinone, entrambe salite in cadetteria. L’unica è eccezione è il 2012-13: con il Lecce primo alla 12esima nel girone A e battuto ai play-off dal Carpi e proprio il Pisa in testa nel girone B sconfitto sempre agli «spareggi-promozione» ma dal Latina. Dati alla mano, dunque, in questo momento la favorita per la vittoria del campionato è diventata l’Ascoli. E al Pisa tocca rimettersi in carreggiata alla svelta e pedalare il più velocemente possibile perché accontentarsi del secondo posto, che garantirebbe l’accesso ai play-off, potrebbe essere parecchio rischioso dato che significherebbe andarsela a giocare contro qualcuna delle corazzate del girone C, molte delle quali composte da elementi che, per esperienza e qualità, non hanno nulla da invidiare agli uomini di Braglia.

Beninteso, qualche precedente positivo a cui ispirarsi, comunque, c’è. Come nel caso del Trapani «edizione 2012-13», che alla 12esima era staccato di cinque punti dalla vetta e primo in classifica a fine stagione anche grazie al crollo del Lecce. E soprattutto lo Spezia «edizione 2011-12», decimo a sette punti dalla vetta, alla 12esima, e promosso direttamente in B a fine stagione grazie anche ad un mercato di gennaio importante con gli arrivi dei bomber Marotta e Guerra che andarono a completare una prima linea che già poteva contare su Evacuo, Testini e Iunco.