Bancarelle a Tirrenia. Trasloco entro primavera

Ghezzi: «Liberare piazza Belvedere». Il Parco apre

Le bancarelle di venditori ambulanti

Le bancarelle di venditori ambulanti

Pisa, 18 agosto 2014 - UN REBUS difficile da risolvere. Con una proposta bocciata dal Parco e una che si è arenata sul tavolo degli uffici. La questione delle bancarelle di piazza Belvedere a Tirrenia (quelle regolari, che convivono quotidianamente con il commercio dei venditori abusivi) anche per questa estate non ha trovato soluzione. La trattativa Parco-Comune si è bloccata a primavera scorsa senza un esito soddisfacente da entrambe le parti «ma deve ripartire subito, perché la situazione va assolutamente risolta prima dell’inizio della prossima stagione, senza aspettare il piano del commercio» dice il vicesindaco Paolo Ghezzi che ha già sato mandato agli uffici di riprendere in mano la situazione. Anche perché scogli difficili da superare ci saranno sicuramente, tra prescrizioni del Parco e presunti ‘diritti acquisiti’ dai commercianti che occupano gli stalli a bordo piazza ormai da decenni. 

A MAGGIO del 2013 l’iter sembrava essere arrivato a una svolta: l’amministrazione comunale aveva, infatti, avviato le procedure per il trasloco delle bancarelle del mercatino estivo che occupano il marciapiede lato pineta. Sarebbero state spostate — questo l’annuncio diffuso oltre un anno fa — nella striscia di verde adiacente, in modo da lasciare libero il passaggio per i pedoni. Non solo. Bancarelle completamente rifatte, con caratteristiche uguali per tutte, presumibilmente in legno e con criteri che erano stati elaborati di concerto dagli assessori Zambito (urbanistica), Gay (commercio) insieme al vicesindaco Ghezzi (con delega al litorale). Il tutto «secondo quanto sarà deciso in accordo con l’Ente Parco». Accordo che, però, non c’è mai stato perchè lo spazio a verde in questione ha una destinazione d’uso precisa: area boscata. 

«ABBIAMO fatto una contro-proposta — afferma il presidente del Parco Fabrizio Manfredi — che prevedeva un’occupazione più ‘morbida’ dell’area a verde, mantenendo le bancarelle in linea con gli spazi fino a oggi ma retrocedendole di qualche metro, in pratica dove adesso si trova la siepe che divide il marciapiede dal verde. Gli uffici comunali e quelli del Parco ci hanno lavorato senza arrivare a una conclusione, almeno per ora, ma siamo disponibili a riaprire il confronto». «E’ necessario e urgente — commenta il vicesindaco Ghezzi — individuare un’area alternativa equivalente per soddisfare le esigenze dei commercianti, ma anche liberare e rendere più decorosa la piazza». Intervendo parallelamente contro l’altra spina nel fianco di piazza Belvedere: il mercato della merce taroccata.