Pisa, la riscossa degli acquisti di gennaio

La crescita (tardiva) dei giocatori arrivati con il cosiddetto mercato di riparazione: contro la Pistoiese in gol Floriano, Arrighini e Ricciardi

L'attaccante Roberto Floriano

L'attaccante Roberto Floriano

Pisa, martedi 21 aprile 2014 - La rinascita degli acquisti di gennaio. Quelli che avrebbero dovuto far compiere al Pisa il definitivo salto i qualità e che invece, ognuno per un motivo diverso, si erano persi per strada. Eccezion fatta per Caponi, sempre fra i migliori ogni volta che è stato chiamato in causa ma che con l'avvento di Amoroso ha disputato la miseria di sei minuti in quattro partite (la prima con il Prato l'ha saltata per squalifica), tutti gli altri hanno dato ampi cenni di risveglio domenica sera con la Pistoiese. A cominciare da Arrighini, lontano parente di quello abulico e quasi rassegnato che era sceso in campo anche nell'ultima mezzora contro la Spal, e finalmente decisivo: non solo per la rete segnata, la seconda realizzata in maglia nerazzurra, ma anche per aver causato l'inferiorità numerica della Pistoiese e per molte altre iniziative. Per proseguire con Floriano, attaccante che Braglia ha lasciato in panchina una volta su due (5 volte in dieci partite) e in due occasioni lo ha «bocciato» all'inizio della ripresa. E autore di tre reti pesantissime che sono valse la vittoria di Grosseto (1-0) e quella di Carrara (2-1) e che hanno consentito d'incanalare la gara di sabato nella giusta direzione. Per finire con Ricciardi, una vita da gregario, sfortunato protagonista nella gara casalinga con L'Aquila, quando lasciò in dieci i nerazzurri alla fine del primo tempo, ma cresciuto notevolmente sotto la «gestione Amoroso»: una buona prova il 27 marzo scorso nel derby con il Prato e poi il primo gol con la maglia del Pisa (secondo da professionista in carriera) siglato domenica scorsa con la Pistoeise in pieno recupero.

Grazie soprattutto al gran lavoro di mister Amoroso, quindi, teoricamente ci sarebbero pure tutte le condizioni per un finale di stagione importante, se non fosse che il tempo è praticamente scaduto: da giocare, infatti, rimangono appena tre partite e il Pisa dovrebbe riuscire nell'impresa di rimontare ben quattro lunghezze alla Reggiana. La quale, dal canto suo, dovrebbe colare a picco da qui a fine gennaio. Praticamente servirebbe un «miracolo sportivo». E la constatazioni non fa altro che alimentare il rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato.