Pisa, La lezione del bomber Arma, "contento solo se i miei gol aiutano a vincere''

Il centravanti allontana ogni equivoco: ''La doppietta un messaggio per Braglia? Non scherziamo: contento che sia servita per vincere''.

Rachid Arma

Rachid Arma

Pisa, lunedi 15 settembre - Prima di tutto sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. «La mia doppietta una risposta all'esclusione di domenica scorsa? Non lo dite nemmeno per scherzo perchè proprio l’idea non mi ha neppure sfiorato: certo che sono contento per le due reti, ma solo perche sono servite a farci conquistare tre punti importanti, e mi dispiace per le occasioni che ho fallito in precedenza perchè quando si creano così tante occasioni, le partite dobbiamo assolutamente chiuderle prima». Eccola qui la risposta di Rachid Arma, il «bomber» marocchino, a chi pensava che la seconda doppietta stagionale in tre giornate potesse essere l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa per l’esclusione di una settimana fa contro il Santarcangelo: «In realtà la cosa proprio non mi è nemmeno passata per l’anticamera del cervello — ribadisce —: sono un professionista e gioco a calcio ormai da un po’ di anni e so che, soprattutto quando si punta ad obiettivi importanti, è fondamentale avere una rosa ampia e competitiva e, quindi, durante una stagione può capitare di saltare qualche partita. E poi, sinceramente, quando scendo in campo non penso tanto a me stesso, quanto a dare il massimo per la squadra. Logico poi, che giocando all’attacco, mi fa sempre piacere segnare qualche gol, ma solo a patto che coincidano con un risultato positivo», dice il «bomber» nerazzurro, sempre più «cecchino» infallibile dagli undici metri dato che da quando gioca all’ombra della Torre non ha ancora fallito un calcio di rigore andando a segno in tutte e nove le occasioni in cui si è presentato sul dischetto. Come appunto ieri con il Gubbio, quando prima si è conquistato (causando anche l’espulsione di Caldore) e poi ha realizzato il rigore che hanno consentito al Pisa di riporare il suo favore l’inerzia della partita: «Però — sorride Arma — è mio anche il terzo gol, sul mio colpo di testa, infatti, la palla, ha colpito il palo e poi ha varcato completamente la linea di porta prima delldella respinta del difensore degli umbri».

Le quattro reti segnate in tre partite e il titolo provvisorio di «re dei bomber», comunque, non gli impediscono di riconoscere che in area di rigore si poteva dare di più e meglio: «Quando una squadra costruisce decine di palle gol, come abbiamo fatto noi contro il Gubbio, e riesce a chiudere la partita solo a metà della ripresa, vuol dire che davanti dobbiamo migliorare parecchio — sottolinea —: nello specifico stavolta ci ha “fregato” la frenesia e la voglia d’incanalare subito la partita in una direzione a noi favorevole. Siamo stati troppo precipitosi quando, invece, avremmo dovuto rimanare molto più calmi e freddi». Fra le note positive, invece, il «bomber» nerazzurro mette la grande prova degli esterni di centrocampo: «Stavolta sia Pellegrini che Costa si sono davvero superati — sottolinea — su e giù sulle fasce hanno macinato chilometri confezionato anche decine di traversoni invitanti su cui, sicuramente, dovevamo farci trovare più pronti».