Pisa-Grosseto: Braglia rilancia Giovinco e rispolvera la ''difesa a quattro''

Rozzio quasi sicuramente rimarrà precauzionalmente ai box. In difesa si torna all'assetto di campionato. L'esordio dal primo minuto di Mandorlini

La Curva Nord

La Curva Nord

Pisa, 19 ottobre 2014 - Rischi inutili assolutamente vietati. Con il Grosseto di Pichlmann e Torromino, una delle coppie d'attacco meglio assortite della categoria, mister Braglia lascia ancora una volta fuori Rozzio, considerato non ancora al cento per cento, e, complice la squalifica di Paci, rilancia la «difesa a quattro», l'assetto con cui il reparto arretrato è sceso in campo nelle prime due gare e per tutto il precampionato, con Lisuzzo e Sini inedita coppia centrale e Pellegrini e Dicuonzo sulle corsie esterne.

Nel derby con i maremmani (ore 16, Arena Garibaldi) l'obiettivo è lo stesso degli ultimi quattro turni, ossia ritrovare quella vittoria che manca ormai dalla trasferta di Savona del 17 settembre e che, qualora arrivasse, potrebbe anche riportare il Pisa sul gradino più alto del podio. Per centrarlo mister Braglia evitera ogni azzardo nel reparto arretrato, consapevole delle qualità dei biancorossi, squadra formato trasferta (sette punti in tre partite lontano dalla Maremma, nessuno per ora nel girone B di Lega Pro ha saputo far meglio) e che, oltre a Pichlmann e Torromino, in attacco può fare affidamento anche sull'italo-tedesco Gambino, ex bandiera del Trapani, (mentre il paraguaiano Martinez inizialmente dovrebbe partire dalla panchina). E anche delle difficoltà contingenti del «suo» Pisa che si presenta all'appuntamento privo di ben cinque pedine, tutte o quasi piuttosto importanti: oltre agli squalificati Paci e Morrone, infatti, il tecnico nerazzurro dovrà fare a meno anche del «lungodegente» Costa e dell'infortunato Gyasi, e, come etto, quasi sicuramente non azzarderà l'impiego di Rozzio che, nella seduta di venerdi, ha anche accusato un lievissimo risentimento alla gamba infortunato.

Guai, però, attendersi un Pisa guardingo. Dalla cintola insù, infatti, ci sarà qualità da vendere, nonostante l'assenza di capitan Morrone. Tanto fosforo e piedi buoni in mediana dove, accanto a Iori in cabina di regia, dovrebbero trovar posto Mandorlini, che quindi potrebbe fare il suo esordio dal primo minuto con la maglia del Pisa, e Misuraca. E in attacco riconfermato il tridente, con il bomber Arma, al centro, affiancato da Napoli e da, molto probabilmente, da Giovinco il quale, quindi, dovrebbe ritrovare una maglia da titolare a scapito di Frediani che ad Ascoli non ha convinto troppo mister Braglia. Qualche novità anche in panchina, dove potrebbe sedere Rozzio per onor di firma, ma anche fare la sua prima apparizione Beretta, l'«enfant prodige» del settore giovanile della Sampdoria, arrivato all'ombra della Torre per rilanciarsi dopo un paio di stagioni vissute più in infermeria che sul campo a cui di una lunga scia d'infortuni.