Una via per Niccolai, Fratelli d’Italia s’infiamma e ruggisce

Dopo l'approvazione in Consiglio, la delibera si è arenata. Bedini a Filippeschi: "Rispetti le Istituzioni"

Filippo Bedini, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale

Filippo Bedini, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale

Pisa, 20 agosto 2014 - SONO PASSATI degli anni da quando il consiglio comunale di Pisa approvò una mozione storica fortemente voluta dagli allora consiglieri comunali di centrodestra Filippo Bedini e Francesco Capecchi. Tre strade intitolate a tre pisani che hanno scritto la storia politica dell’Italia del dopoguerra: Carlo Ciucci, Giuseppe De Felice e Beppe Niccolai. Tre uomini d’altri tempi, quelli in cui l’ideologia riempiva le piazze e guidava gli animi. E i cittadini erano travolti e infiammati dalla politica e dai suoi uomini portatori di ideali. Quella mozione, approvata dal consiglio comunale alla fine della passata consiliatura, non ha mai trovato realizzazione e, anzi, incontrato la forte opposizione del sindaco Marco Filippeschi.  Filippo Bedini, portavoce di Fratelli d’Italia, rispolvera la vicenda dall’oblio in cui è stata lasciata cadere e ammonisce nuovamente Filippeschi toccando il tasto del «rispetto delle istituzioni». «Fratelli d’Italia chiede che venga dato seguito alla delibera del Consiglio comunale. Sarebbe ora che il primo cittadino cominci a imparare il rispetto delle Istituzioni. Gli uffici comunali — prorompe Bedini — si devono attivare a prescindere dalle idee del sindaco, ancora prigioniero di steccati ideologici oramai superati»

BEDINI rammenta le tappe su cui si è snodata la vicenda poi approdata, a furia di astuti tentennamenti e scaricabarile, a un nulla di fatto: «Già nel 2006 e poi nel 2011 e nel 2013 con Capecchi e Mancini avevamo proposto l’intitolazione di tre strade a Ciucci, De Felice e Niccolai. Tre grandi politici pisani di orientamenti diversi. Nonostante il parere favorevole del consiglio comunale, Filippeschi, allora assente al voto, ribadì la sua volontà ostruzionistica dicendo che si sarebbe sempre opposto a intitolare una strada al fascista Niccolai». Il sindaco, a un certo punto, sembrò ammorbidirsi sulla questione, e il vicesindaco Paolo Ghezzi aprì un percorso per una intitolazione di ufficio dietro la presentazione di una documentazione che esprimesse la validità della richiesta. Ma tutto finì pe essere insabbiato. Lo stesso destino toccò al progetto presentato da Fratelli d’Italia alla Fondazione Alleanza Nazionale, sempre in memoria di Beppe Niccolai. Bedini rincara: «Chi non ricorda, a Pisa e negli ambienti politici di tutti gli schieramenti, il peso della figura di Beppe Niccolai non solo per la Destra. Egli fu parlamentare per due mandati e fautore del ‘Machiavelli’ la rivista che faceva tremare i polsi ai politici locali e nazionali. Come si può continuare a ignorare e a ostracizzare dalla memoria della nostra città questa grande personalità? Per di più in una fase storica come questa in cui gli steccati ideologici sono sorpassati. La posizione radicale di Filippeschi dimostra che ancora una volta questa città resta immobile e vorace solo di damnatio memoriae per chi non si allinea».