Zona Stazione, l'ordinanza anti-bivacco non ferma vandali e degrado

Nuova denuncia di Romanelli. Insulti e scritte provocatorie. E domani a Pisa arrivano Daniela Santanchè e Monica Faenzi

Bivacchi

Bivacchi

Pisa, 21 novembre 2014- SEMPRE in tema di alcol e degrado, le foto parlano chiaro. Si legge chiaramente “italiano m...”. La frase, provocatoria, è scritta con penna rossa, a mano, su uno degli avvisi, posti dalla polizia municipale, lungo le colonne della galleria Gramsci di fronte alla Snai. Avvisi che riportano, in italiano, arabo, inglese e francese, il divieto di bere alcolici e bivaccare. Non solo scritte, ma anche imbrattamenti di ogni tipo. Questi atti vandalici infatti rappresentano, con tutta probabilità, una risposta eloquente, di chi quotidianamente frequenta la zona. Il dissenso riguardo l’ordinanza ‘anti-bivacco’ , firmata dal sindaco Filippeschi, nel quartiere della Stazione.

INTANTO mobilitazione a 360 gradi da parte delle forze politiche per l’area della stazione. Oggi alle 11.30 Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) ha fatto tappa a Pisa e da qui ha lanciato la sfida ad Enrico Rossi per le Regionali 2015. L’appuntamento per parlare di sicurezza e legalità è stato in via Vespucci angolo via Colombo ma i riflettori si sono accesi anche sulla situazione di degrado di viale Gramsci denunciata a gran voce (e finita su Striscia la Notizia) dal titolare dell’hotel La Pace Andrea Romanelli. Qui arriveranno domani (ore 16) le onorevoli Daniela Santanchè e Monica Faenzi. Una iniziativa, questa, organizzata dal comitato «No Moschea» che sta lavorando a un quesito referendario comunale. Il 28 toccherà invece ai Riformisti per Pisa: all’hotel La Pace (ore 21.15) si svolgerà una assemblea pubblica alla quale parteciperà anche il sindaco Marco Filippeschi. E nelle ultime ore hanno contattato il titolare dell’hotel anche gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Per Romanelli, però, a mancare all’appello è soprattutto il questore Gianfranco Bernabei che, nei giorni scorsi, ha preso le distanze da toni e contenuti della protesta, sottolineando che «Pisa non è la Scampia della Toscana»: «Rinnovo l’invito a questore, sindaco, vicesindaco, comandante dei Carabinieri e dei Vigili urbani a venirmi a trovare per toccare con mano la situazione; inoltre mi piacerebbe avere un invito da parte loro e sedersi intorno a un tavolo per parlare delle soluzioni al problema Stazione di fatto ancora irrisolto: poco fa ero fuori in Galleria ed è disarmante vedere ad ogni angolo persone che bivaccano con tanto di birra, vino nonostante l’ordinanza. La mia, sia chiaro, è una denuncia che non deriva da alcun interesse di parte, se non forse quello di salvaguardare il lavoro alle 12 famiglie (erano 17 fino al 2013) che con grande fatica cerco di mantenere con la mia impresa»