Il cibo non utilizzato nelle mense universitarie verrà inviato alla Cittadella della Solidarietà del Cep

Iniziativa a favore delle persone più bisognose promossa dal Dsu Toscana già impegnato nel "progetto Homeless"

La Cittadella della Solidarietà

La Cittadella della Solidarietà

Pisa, 16 settembre 2014 - Il cibo che avanzerà dalla distribuzione dei pasti nelle mense del Dsu Toscana di Pisa non consumato, non verrà buttato via ma messo a disposizione delle persone bisognose. E' una attività che l'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario sta già compiendo da anni in collaborazione con la Società della Salute di Pisa (cosiddetto "progetto Homeless") e che oggi viene estesa alla Cittadella della Solidarietà, l'emporio di generi alimentari e abiti usati molto noto in città, promosso dal Comune di Pisa, la Società della Salute e la Diocesi e gestito dalla Caritas diocesana e altre associazioni e cooperative.

Grazie alla cosiddetta legge del Buon Samaritano che disciplina la distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà il DSU si è reso disponibile ad ampliare la collaborazione con le istituzioni e i soggetti che si occupano di assistenza sociale, perseguendo le proprie finalità solidali che vanno oltre l'utenza studentesca di riferimento e si proiettano anche verso i cittadini più svantaggiati. Il progetto della Cittadella della Solidarietà, che partirà lunedì 22 settembre, interesserà in un primo momento solo la mensa di Via Cammeo e quindi vedrà il coinvolgimento delle altre mense universitarie pisane.

 

Gli alimenti rimasti inutilizzati nelle mense universitarie che verrebbero altrimenti gettati senza la possibilità di ulteriore utilizzo, verranno recuperati dagli operatori della Cittadella che provvederanno ad effettuare un nuovo confezionamento e a distribuirli ai soggetti abilitati in possesso della apposita tessera a punti. 
 
Questi i volumi di cibo recuperato nell'ultimo triennio: 10.800 portate nel 2011, 14.400 nel 2012, 17.900 nel 2013; l'Azienda ipotizza di poter recuperare nel 2014  fino a 27.000 portate che potrebbero arrivare a 43.000 quando tutte le mense interessate parteciperanno all'iniziativa, con una raccolta quotidiana di ciò che avanza.
 
Il DSU è da sempre molto orientato a sostenere il recupero delle proprie derrate alimentari inutilizzate e alla loro ulteriore somministrazione per fini sociali tanto da prevedere anche nelle procedure di affidamento alle ditte private che gestiranno la somministrazione dei pasti per conto dell'Azienda in alcune strutture ristorative, dei criteri che valutano positivamente l'offerta o meno di soluzioni per il riciclo dei cibi non distribuiti. 
"La lotta allo spreco in un periodo di crisi e mancanza di risorse  come questo diventa per le istituzioni una soluzione virtuosa ed efficace per dare risposte ai bisogni" afferma l'assessore alle politiche sociali di Pisa Sandra Capuzzi. "La collaborazione che si mette in atto dimostra che volere le cose significa realizzarle.Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato a definire questo progetto." "Si tratta di una buona prassi che stiamo ulteriormente perfezionando attraverso l'estensione a tutte le altre mense universitarie di Pisa (Cammeo e Praticelli) nella logica che in questo periodo di crisi economica e sociale si possa aiutare - a costo zero - chi non ce la fa" dichiara il presidente facente funzioni del DSU Simone Consani. "Proprio perchè ci sembra un comportamento virtuoso ma soprattutto doveroso, tenteremo di esportare questa buona prassi anche nelle altre realtà universitarie della Regione dove sono presenti mense del DSU (Firenze e Siena)." 
 
"Sono già 200 le famiglie del nostro territorio che usufruiscono della Cittadella della Solidarietà. Con questo nuova collaborazione", afferma il direttore della Caritas don Emanuele Morelli," aumenta l'offerta di ciò che queste famiglie possono trovare all'emporio. Un segno importante che coniuga la lotta allo spreco, il sostegno alle famiglie impoverite dalla crisi ed una rinnovata cultura della condivisione."