La morte arriva nel giorno della festa: "Patrizia ha fatto da scudo al marito"

Lo strazio dei parenti: «Un incidente assurdo, in un giorno speciale» / MORTA SUL COLPO, "E' UNA STRADA KILLER"

Patrizia Renzoni e Giovanni Mazzotta

Patrizia Renzoni e Giovanni Mazzotta

Pisa, 20 agosto 2014 - AVEVANO deciso di festeggiare il loro 24° anniversario di matrimonio al ristorante «La Quercia» di Santa Maria del Giudice, dove erano soliti cenare nelle occasioni importanti. Ma hanno anticipato di un giorno, liberandosi dai rispettivi impegni di lavoro. Da San Frediano a Settimo — dove la coppia abitava da una ventina di anni — si sono quindi diretti verso il Foro e, parcheggiata l’auto, hanno attraversato la strada. Una macchina — proveniente da Pisa — è piombata su di loro. Non c’è stato niente da fare per Patrizia Renzoni, 52 anni, un lavoro nell’assistenza degli anziani. Era nativa del Cep, il quartiere dove ha gestito per lungo tempo un’edicola e dove era conosciutissima. Sorella di Stefano Renzoni — docente delle scuole superiori, storico dell’arte, curatore di numerose mostre a Palazzo Blu e di diverse pubblicazioni — è deceduta in ambulanza. Troppe le ferite, troppo violento l’impatto con l’auto. Non è invece in pericolo di vita il marito Giovanni Mazzotta, 53 anni, dipendente del bar Duomo in piazza dei Miracoli e fratello dell’avvocato Giuseppe, professionista molto noto in città impegnato tra l’altro nel gruppo giuristi cattolici. 

STANDO alle prime testimonianze la coppia — residente in via IV Novembre a San Frediano a Settimo — intorno alle 21.30 di martedì stava attraversando la via Nuova per Pisa dopo aver lasciato l’auto parcheggiata sul lato opposto della carreggiata. Tutto è successo in pochi attimi. La macchina che li ha investiti era guidata da un lucchese: nessuna frenata — sembra — e nessun segno sull’asfalto. L’uomo e la donna sono stati travolti e sbattuti a terra. Ssubito le condizioni di entrambi sono apparse gravissime. In pochi minuti sono arrivate ambulanze e auto medica inviate dalla centrale del 118. A chiamare i soccorsi ci hanno pensato i gestori del ristorante, accorsi in strada dopo avere sentito lo schianto. «Li conoscevamo bene, vengono spesso da noi — affermano — avevano prenotato il giorno precedente, senza specificare che si trattava del loro anniversario di matrimonio». Quasi un rituale per la coppia: la prima volta a La Quercia erano andati da fidanzati e poi, ogni anno, fino alla sera della disgrazia.

PARE che nell’impatto Patrizia abbia fatto scudo col suo corpo al marito, salvandolo. I due feriti (la coppia non ha figli) sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale «San Luca» di Lucca, ma Patrizia Renzoni ha smesso di respirare subito, durante il tragitto. Il telefono ha squillato in casa di Stefano Renzoni, il fratello (c’è anche una sorella gemella, Annalisa che abita ancora al Cep) alle due di notte. E’ stato lui a precipitarsi a Lucca non sapendo che la sorella era già morta. «All’inizio abbiamo pensato ad un incidente in moto — rivela la cognata, Bettina Muller (traduttrice, interprete, editor), moglie di Stefano Renzoni — una delle passioni di Patrizia e Giovanni. Ed invece è stata proprio una morte assurda, in un momento che avrebbe dovuto essere sereno. Di festa». Ieri pomeriggio alle 15 le dolorose operazioni di riconoscimento della salma all’obitorio di Lucca alle quali ha partecipato anche la gemella Annalisa. Il funerale è stato fissato per domani, venerdì, alle ore 15.30 alla chiesa del Cep e sarà celebrato da don Roberto. In questo momento di immenso dolore giungano ai familiari sentite condoglianze anche da parte della nostra redazione.