Capodanno Pisano. Maltempo batte tradizione corteo sotto la pioggia

Intanto oggi il verdetto per la Luminara. La città incrocia le dita

Capodanno Pisano

Capodanno Pisano

Pisa, 26 marzo 2015- Solo un miracolo ieri mattina avrebbe potuto far penetrare in Duomo il tanto atteso raggio di sole. E così non è stato. Pioggia e nuvole hanno battuto la tradizione. Ma la città di Pisa è comunque ufficialmente entrata nell’anno 2016 ‘stile pisano’. A mezzogiorno - Cattedrale non proprio gremita (causa maltempo) ma comunque popolata di turisti, bambini delle scuole, gruppi storici e autorità provenienti dai comuni dell’area pisana – non si è ripetuto il consueto rito: la luce non è riuscita a colpire l’ovulo marmoreo incastonato sopra il Pergamo di Giovanni Pisano. Inutile aspettare oltre o fissare la mensola con il naso all’insù. Ma il benvenuto dei pisani al nuovo anno si è fatto comunque sentire. La cerimonia solenne – celebrata da don Egidio Crisman, Arcidiacono del Capitolo – ha ricordato il significato religioso della data del 25 marzo che celebra l’Annunciazione della Vergine Maria e l’incarnazione di Gesù Cristo. Poi, un po’ in ritardo rispetto alla consueta tabella di marcia - la formula di rito pronunciata dal sindaco Marco Filippeschi: «A maggior gloria di Dio e invocando l’intercessione della Beata Vergine Maria e di San Ranieri nostro patrono, salutiamo l’anno 2016».

 E’ stata comunque la pioggia la protagonista, purtroppo, della mattinata. Maltempo che ha fatto slittare gli orari previsti nel programma e non ha reso possibili le esibizioni dei vari gruppi storici, inzuppando i costumi dei piccoli (ma coraggiosissimi) tamburini e trombettieri della Scuola di manifestazioni storiche: bambini e bambine dai 5 ai 14 anni che hanno sfilato e suonato come dei veri professionisti. Cambiato in extremis, per dribblare i lavori alla pavimentazione di via Santa Maria, anche il tragitto per raggiungere la Cattedrale da piazza dei Cavalieri. Ma tra una goccia e l’altra, lo spettacolo è stato comunque assicurato.

 I festaggiamenti proseguiranno fino a domenica. La giornata di oggi (ancora meteo permettendo) si aprirà alle 10 in piazza dei Cavalieri con i laboratori per le scuole. Dalle 15 alle 16 è prevista l’apertura della chiesa di San Sepolcro e la visita al Palazzo Fiumi e Fossi dove alle 17 ci sarà la lettura e il commento della favola «Amore e Psiche» tenuta dalla professoressa Maria Giovanna Cantagalli. Alle 17.30 in piazza dei Cavalieri spettacoli dei gruppi storici pisani, alle 17.30 al Royal Victoria Hotel si svolgerà al presentazione del libro «Notizie storiche e geografiche del quartiere Santa Maria» di Giovanni Carena. Altro appuntamento alle 18 in piazza San Sepolcro 5 con «Almadelena Open Door», incontro con lo scrittore Alessandro Panaja. Infine alle 21 tutti di nuovo in piazza dei Cavalieri per la proiezione del film «Gioco del Ponte anno 2013» di Fabio Rossitto.

Intanto è arrivato il giorno del verdetto Unesco. Oggi la commissione italiana sceglierà tra i due candidati finalisti (a meno di clamorosi ingressi all’ultimo tuffo): la nostra Luminara e l’arte dei pizzazioli napoletani. In palio c’è l’ingresso nel prestigioso elenco dei beni immateriali patrimonio dell’umanità. Il responso in realtà avrebbe dovuto giungere la scorsa settimana ma è poi slittato a oggi, proprio nel pieno delle celebrazioni del Capodanno Pisano. A Palazzo Gambacorti tutti incrociano le dita e, indipendentemente da come andrà, Pisa potrà ritenersi comunque orgogliosa del percorso fatto. Dopo la valutazione positiva del Ministero dei Beni Culturali, la Luminara aveva infatti sbaragliato senza problemi le altre due pretendenti: il rito dello scioglimento del voto e della secolare festa di Sant’Efisio di Cagliari e la giostra della Quintana di Foligno. Un trionfo nel quale si è, però, inserito in extremis il duello con l’arte dei pizzaioli napoletani, candidatura sponsorizzata dal Ministero delle politiche agricole. A far pendere leggermente l’ago per Pisa potrebbe esserci il fatto che la pizza fa già parte indirettamente dei beni immateriali italiani essendo inserita nella ‘dieta mediterranea’, uno dei sei patrimoni del nostro Paese inseriti nell’elenco. L’iter ufficiale prevede che la commissione nazionale Unesco deciderà oggi a Roma la candidatura da inviare entro il 31 marzo prossimo alla sede internazionale di Parigi dove sono attese 50 designazioni da tutto il mondo. E qualunque sarà il verdetto, domani si continuerà a parlare di Luminara: nel programma delle celebrazioni del Capodanno Pisano la giornata sarà, infatti, interamente dedicata a convegni e incontri sulla salvaguardia e la promozione proprio della notte più magica dell’anno. Presenti anche i rappresentanti del Ministero dei Beni Culturali e di Unesco Italia nelle cui mani, in queste ore, sta il destino della Luminara.