Undici milioni per salvare il Palazzo della Sapienza. Presentato (e approvato) il progetto preliminare

E intanto è terminato il trasloco di una parte di libri della Biblioteca Universitaria al San Matteo

OPerai al lavoro dentro il palazzo della Sapienza

OPerai al lavoro dentro il palazzo della Sapienza

Pisa, 24 luglio 2014 - Approvato dal Cda dell’Università di Pisa il progetto preliminare per i lavori di adeguamento, consolidamento e riorganizzazione funzionale del Palazzo della Sapienza. L’intervento è necessario in conseguenza dell’ordinanza dirigenziale del marzo 2014 e sulla base dei risultati della verifica della sicurezza statica e analisi della vulnerabilità sismica dell’edificio, coordinata dal professor Walter Salvatore dell’Università di Pisa e dall’ingegner Paolo Iannelli del MIBACT. Il progetto preliminare riguarda l’insieme delle opere di consolidamento strutturale – edilizie e impiantistiche – che saranno basate sul rispetto del valore storico e architettonico dell’edificio. La complessità della tematica e la rilevanza che la questione riveste per l’intera città ha richiesto la fattiva collaborazione di diversi soggetti, affinché le varie procedure amministrative e tecniche si svolgessero più celermente possibile. Il percorso, oltre a confermare all’interno del complesso gli spazi in uso alla Biblioteca Universitaria nella loro attuale consistenza, porterà alla realizzazione di una grande biblioteca giuridico-sociale di competenza del Sistema Bibliotecario di Ateneo con circa 7.000 metri lineari di libri, un Polo didattico d’Ateneo e la sede della direzione del dipartimento di Giurisprudenza. Il quadro economico totale approvato supera gli 11 milioni di euro, con un importo di lavori a base di gara di circa 7,8 milioni di euro, al momento coperti da finanziamenti certi di MIUR e MIBACT pari a 2,4 milioni e da risorse dell’Ateneo che saranno individuate al momento dell’approvazione del progetto definitivo, prevista entro la fine del 2014. Positivo il commento di Sel: “Il Cda dell’Ateneo pisano nella riunione di ieri ha dato il via ad una importante delibera sulla riapertura e messa in sicurezza della Sapienza, edificio storico la cui chiusura ha rappresentato, per anni, una ferita nel tessuto urbano e culturale della città - scrive Francesco Cecchetti, coordinatore provinciale di Sel - . E’ infatti noto che, oltre alla chiusura delle due aule magne, presenti in Sapienza, e degli spazi utilizzati da Scienze Politiche e da Giurisprudenza, era stata chiusa anche la Biblioteca Universitaria Provinciale (Bup) appartenente al Mibact. Ieri, con la delibera adottata dal cda, sono stati sanciti alcuni punti fermi su aspetti importanti che sono stati oggetto di discussione politica accanita ed appassionata fin dal 2012, anno di chiusura dell’edificio per motivi di sicurezza”. “Il primo punto importante - continua in una nota Sel - è l’avvio stesso dei lavori di recupero e messa in sicurezza in modo che l’edificio venga riaperto, con tempi accettabili, entro il 2016. Il secondo punto è rappresentato dall’assegnazione, anche nel progetto di risistemazione e messa in sicurezza, degli stessi spazi che erano sempre stati occupati dalla Bup prima della chiusura. Il terzo punto riguarda l’accorpamento e la riallocazione nella Sapienza delle biblioteche di Scienze Politiche e Giurisprudenza con l’apertura di un punto di consultazione di oltre duecento posti a sedere”. “Sinistra Ecologia Libertà auspica una sollecita e puntuale esecuzione dei lavori e la restituzione alla città di un bene considerato fondamentale per generazioni di studiosi e di cittadini, nel solco delle azioni e delle deliberazioni prese fino ad ora dal Consiglio Comunale di Pisa, dal Senato Accademico e dal CDA stesso. SEL si farà carico di sorvegliare e monitorare l’avvio e la conclusione di questo percorso che ritiene positivo e che compensa gli sforzi e la tenacia di un’azione politica condotta con determinazione in tutti luoghi e in tutte le istanze possibili, azione che continuerà fino al giorno della restituzione della Sapienza alla città, agli studiosi e all’università e fino al giorno della riapertura della BUP per la piena soddisfazione anche delle professionalità dei lavoratori in essa impegnati”.