"Quanto mi rende quest’affare?" Ma il Pisa resta un sogno americano

Ancora nessuna offerta concreta da parte dell’imprenditore di Miami

La protesta dei tifosi del Pisa

La protesta dei tifosi del Pisa

Pisa, 2 luglio 2015 - Dalla Florida ancora una vera e propria proposta d’acquisto non è arrivata anche se per tutta la giornata di ieri sono stati prolungati e intensi i contatti con l’imprenditore statunitense che nei giorni scorsi aveva espresso interesse a rilevare il Pisa: nel pomeriggio, infatti, ci sono state ben due lunghe «call conference» che, oltre al diretto interessato, sulla sponda pisana per il momento stanno coinvolgendo soprattutto Matteo Anconetani (con l’avvocato Gabriele Bonadio), intermediario e rappresentante ufficiale di una trattativa che ancora, di fatto, aspetta di decollare. E la cordata romana che alla fine della settimana scorsa aveva praticamente raggiunto l’accordo con il presidente Battini, al punto da convincere il patron a chiamare l’avvocato Bottone, presidente del comitato «Vecchio Cuore Nerazzurro» che è titolare dell’1% del Pisa, per informarlo della volontà di cedere il club, è già sparita nel nulla. A conti fatti, dunque, tanti contatti e richieste d’informazione, ma nessuna vera e propria trattativa in corso per l’acquisto della maggioranza del club nerazzurro anche se questo potrebbe essere davvero il momento migliore per rilevare la società dato che patron Battini sembrerebbe davvero essere in seria difficoltà nell’assolvere a tutti gli impegni che sono necessari per iscrivere la squadra alla prossima Lega Pro.

La cessione della società al più tardi entro i primi dieci giorni di luglio è una delle possibili vie d’uscita per consentire al club nerazzurro di rimanere nel calcio professionistico e magari pure di ripartire con progetti ambiziosi. L’alternativa, invece, è che qualcuno aiuti il presidente Battini sia ad ottenere la fideiussione bancaria da 400mila euro che a sborsare i quasi 500mila euro necessari per rimettere a posto il bilancio secondo le indicazioni della Covisoc, la commissione di vigilanza sulle situazioni finanziarie e patrimoniali delle società di calcio. Le scadenze sono ravvicinate: la prima dovrebbe essere intorno al 7 luglio ma non è perentoria dato che, qualora il Pisa non dovesse riuscire a mettersi in regola rimedierebbe un altro punto di penalizzazione ma avrebbe tempo per farlo, indicativamente, entro metà luglio, termine che, invece, diverebbe invalicabile. Condizionale quanto mai d’obbligo, però. In questa stagione dato che da un lato sarebbero addirittura dieci i club di terza serie che hanno presentato una domanda d’iscrizione incompleta e dall’altro che la stessa Lega Pro ha problemi con il bilancio: quello della stagione 2013-14, infatti, ieri è stato bocciato dall’assemblea con 38 voti contrari e solo 23 favorevoli (due gli astenuti e sei gli assenti). Tutti aspetti che potrebbero anche incidere sui tempi e far slittare di qualche giorno le scandenze.

In ogni caso per il Pisa cambierebbero di poco i termini della questione: se rimane Battini, c’è bisogno di qualcuno che possa dargli una mano a completare l’iscrizione del club. Inevitabile pensare ai fratelli Lami, patron della Biancoforno di Fornacette, e a Lenzi della Geu Impianti, i due sponsor principali del club nerazzurro, che pure hanno già dato un contributo importante per consentire al club nerazzurro di pagare gli oltre 300mila di contributi previdenziali entro il 30 giugno.