Pisa, avanti con Braglia: riconfermata la fiducia al tecnico maremmano

I ''senatori'' dello spogliatoio credono in lui. E poi esonerarlo e prendere un nuovo allenatore significherebbe mettere in conto un'operazione da 250mila euro. Ecco perchè la guida tecnica non cambierà.

L'ex allenatore del Pisa Piero Braglia

L'ex allenatore del Pisa Piero Braglia

Pisa, domenica 1 marzo 2015 - Braglia rimane in sella, nonostante il tonfo casalingo di venerdi sera nella decisiva sfida con l'Ascoli. Dichiarazioni e prese di posizione ufficiali non ce ne sono ma il consiglio che la notte ha portato all'entourage nerazzurro sembra andare nella direzione di una riconferma del tecnico d'origine maremmana, anche se ancora ieri mattina il presidente Carlo Battini, comprensibilmente ancora deluso per la sconfitta nel «big match», preferiva non sbilanciarsi: ««Che cosa abbiamo deciso? Ancora nulla: venerdi, subito dopo la partita, ho voluto parlare con alcuni dei giocatori più rappresentantivi dello spogliatoio, ma nelle prossime ore avrò altre riunioni e incontri e soltanto dopo, eventualmente, prenderò le decisioni più opportune» ha spiegato il patron nerazzurro. Con riferimento in primo luogo al lungo colloquio, protrattosi ben oltre la mezzanotte, di venerdi sera dopo la partita. Quando Battini, accompagnato dall'avvocato Bargagna e dal direttore sportivo Tomei, ha voluto riunire i cosiddetti “senatori” dello spogliatoio nerazzurro, ossia capitan Morrone, Pelagotti, Lisuzzo, Paci, Iori e Arma. Un confronto lontano da orecchi e occhi indiscreti per fare il punto e capire se la squadra segue ancora, o meno, l'allenatore. E che, proprio per questo, non ha coinvolto mister Braglia e il suo staff, rimasti nell'area parcheggio ad attendere la conclusione insieme al resto dei nerazzurri.

Le risposte sono arrivate. Sia venerdì sera che durante i colloqui e le riunioni informali che si sono susseguite per tutta la giornata di oggi. E, per quanto non vi siano ancora comunicazioni ufficiali da parte del club nerazzurro, l'impressione è che si vada verso una riconferma di mister Braglia. In primo luogo perchè i «senatori» dello spogliatoio nerazzurro non lo hanno assolutamente sfiduciato, riconfermando anzi la fiducia nell'ultimo allenatore capace di portare il Pisa in serie B. E poi anche per una questione economica: per esonerarlo, infatti, il patron nerazzurro dovrebbe mettere nuovamente mano al portafogli e spendere una cifra superiore ai 150mila euro, fra clausole e contratto comunque da onorare fino al 30 giugno. A cui, ovviamente, dovrà essere aggiunto anche l'ingaggio del nuovo allenatore. In tutto, insomma, si tratterebbe di un'ulteriore operazione quasi 250mila euro. Non poco per un presidente che, pur d'inseguire il sogno della serie B, quest'anno non ha badato a spese mettendo sul piatto una cifra fra i cinque e i sei milioni di uero.

Venerdi sera, subito dopo il ko con l'Ascoli, quando la posizione di Braglia non sembrava più così solida, erano pure circolato qualche nome di possibili sostituti. Almeno fino a poco fa, uno dei più gettonati sarebbe stato sicuramente quello di Sottili, ex tecnico di Varese e Venezia, da qualche settimana sulla panchina della Pistoiese al posto dell'esonerato Lucarelli. A disposizione, invece, ci sarebbero l'ex tecnico di Livorno ed Empoli Pillon (l'ultima esperienza l'anno scorso a Carpi) e dell'ex bomber di Napoli e Sampdoria Davide Dionigi che, da allenatore, ha guidato Taranto, Reggina e Cremonese.Tutte ipotesi, comunque, al momento superate dalle riflessioni murate dalla dirigenza nerazzurra nella giornata di ieri: l'intenzione, infatti, è quella di proseguire con mister Braglia.