Battaglia finale tra Scuola Normale e Sant'Anna: vincono i rossoblu

Scaramucce e qualche scintilla durante e dopo la battaglia. Tutto però si risolve con una stretta di mano. Il verdetto ufficiale conferma la vittoria della Sant'Anna/ L'ULTIMA SFIDA/ Video

Schieramento Scuola Normale

Schieramento Scuola Normale

Pisa, 30 ottobre 2014- LE DUE STORICHE rivali, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna, si sono affrontate nella tradizionale battaglia di gavettoni mercoledì sera sul campo neutro di piazza San Francesco. Dalle 21.30 sono iniziate le rispettive marce per raggiungere il campo di battaglia con le due «armate» che si sono fronteggiate, disponendosi sulle rispettive prime linee accompagnate da cori e sbandierando striscioni. Dopo la stretta di mano dei generali, il combattimento si è «accesso» alle 22.30.

Anche quest’anno la guerra è divisa in tempi: lancio di gavettoni e cori alternati prima di una seconda parte  durante la quale le scuole hanno mostrato i loro effetti scenografici. Un’organizzazione precisa e dettagliata quella dei bianco-blu (i normalisti), con uno schieramento a testuggine. Protetti da scudi personalizzati, elmi e corazze in  stile greco-romano, tutti autoprodotti, gli studenti della Normale hanno affrontato lo scontro senza risparmiarsi. Non da meno si sono mostrati i rosso-blu (i santannini) che, audaci, hanno risposto alla chiamata a battaglia con altrettanto orgoglio. Poi la battaglia, dove la protagonista è stata l’acqua. Ben 30mila i palloncini scagliati alla fine dello scontro dalle due fazioni. Alla fine ha vinto la Scuola Sant’Anna che ha perfino «catturato» due normalisti poi firmatari di una resa e «processati» secondo la tradizione goliardica. La condanna: fornire  tanti litri di birra corrispondenti al 45% del loro peso. A far cornice alla battaglia urla e canti di guerra e anche il lancio di numerosi fuochio d’artificio.

Immancabili le contestazioni: «Abbiamo vinto noi!» afferma Nicolò Foppiani, studente della Normale e aggiunge: «Così ha detto anche il pubblico che ha assistito allo scontro. I santannini inoltre hanno usato gavettoni riempiti con poca acqua in modo tale che non scoppiassero, ma facessero molto male. Ho compagni con occhi neri e lividi ovunque». Ma, a parte le «armi improprie» la manifestazione «ha acquistato maggior rispetto delle regole rispetto agli anni passati quindi stiamo andando nella direzione giusta». Dal canto suo però Paolo Santini, studente della Sant’Anna, accusa «i normalisti non hanno rispettato i tempi di pausa e le loro fionde, puntate anche verso il pubblico, era pericolose e fuori dalle regole prestabilite. Nonostante ciò credo che la colpa sia da dare alla confusione dell’organizzazione piuttosto che alla malafede dei nostri avversari». Il combattimento ha visto, inoltre, un ampio utilizzo di armi tecnologiche. I normalisti hanno schierato un trabucco, due fionde e frombolieri ed erano muniti di scudi bianchi, una torretta e anche torri-luce al led per abbagliare i nemici. I santannini, non da meno, hanno risposto andando alla ‘guerra’ con catapulta, tubi ad aria compressa, sei ‘archibugi’ e alcuni frombolieri posti dietro alla muraglia di scudi rosso-blu e due grandi ‘plutei’ per la difesa delle macchine da guerra. Naturalmente, pensiero comune nei due schieramenti, si è trattato di uno scontro goliardico, dove il divertimento e la vivacità sono stati i veri ingredienti