Fece sesso con sette minorenni, pedofilo seriale ancora a giudizio

Nuovo processo a Stefano Fratoni. Ha già una condanna a 9 anni

INVESTIGATORI Agenti della polizia postale setacciano i siti internet a rischio

INVESTIGATORI Agenti della polizia postale setacciano i siti internet a rischio

Pisa, 23 luglio 2016 - C’È ‘CASCATO’ di nuovo. Stefano Fratoni, ex autista di scuolabus, di 42 anni, il 10 agosto prossimo comparirà davanti al Gip di Firenze, Dolores Limongi, per rispondere del reato di pedofilia, in concorso con un ventunenne che aveva adescato sui social network e aveva convinto a procacciargli le vittime minorenni. L’uomo, già condannato a nove anni in primo grado per lo stesso reato e per una vicenda risalente al 2011, si trova tuttora detenuto nel carcere Don Bosco di Pisa, in regime di custodia cautelare, che scadrà nei prossimi giorni. Da qui la richiesta di accelerare il procedimento da parte del pubblico ministero della Dda fiorentina, competente per questo genere di reati, Eligio Paolini.

SONO 7 i ragazzini con i quali Fratoni ha compiuto atti sessuali, offrendo loro pochi soldi e dopo averli adescati sui social network. La maggior parte di loro sono pisani, compreso il più piccolo, che al momento degli abusi, non aveva ancora compiuto 14 anni. Le indagini scattarono in seguito alla denuncia della mamma di una delle vittime che aveva scoperto la conversazione su Whatsapp tra il figlio e Fratoni.

LA POLIZIA postale pisana ha accertato che per adescare i ragazzini l’uomo spiava i loro profili Facebook con l’obiettivo di carpire i loro gusti, tanto che almeno uno di loro, appassionato di motori, lo convinse ad avere rapporti sessuali con lui promettendogli pochi spiccioli e un giro in moto. Secondo gli investigatori, Fratoni è «una personalità eclettica in grado di proporsi in modo diverso a seconda delle preferenze delle sue giovani prede: di volta in volta si spacciava come appassionato di moto, o di calcio, o come esperto di musica». Prima degli incontri, in alcuni casi, riuscì anche a farsi inviare dalle vittime foto e video che li ritraevano in pose hard. Nessuna delle vittime proviene da famiglie disagiate e in qualche caso i ragazzini rifiutarono le offerte perché giudicate troppo basse. Con i soldi di Fratoni infatti alcuni di loro hanno acquistato abiti griffati e telefonini costosi. Gli incontri avvenivano in auto, in luoghi appartati come i parcheggi dei cimiteri o dei supermercati in orario di chiusura, tra Pisa ed Empoli. Fratoni si era anche invaghito di una delle sue vittime, un pisano di 16 anni, al punto di costringerlo a salire in auto con lui sotto la minaccia di una pistola e a scrivergli lettere nelle quali gli confessava ce «non poteva vivere senza di lui». Un sentimento divenuto ossessivo ed esplicitato, secondo gli inquirenti, anche con minacce nei confronti della fidanzatina del sedicenne per allontanarla da lui.

PER GLI inquirenti, l’ex autista (che in seguito ai suoi guai giudiziari fu trasferito dagli scuolabus ai bus turistici) è un pedofilo seriale, pericoloso, che non ha esitato a commettere lo stesso reato neppure mentre si trovava sotto indagine o agli arresti domiciliari.