Venerdì 19 Aprile 2024

"I pediatri non sono dei mostri"

La Federazione Italiana Medici Pediatri di Pisa spezza una lancia in favore dei colleghi arrestati nei giorni scorsi

maternità, allattamento - foto generia

maternità, allattamento - foto generia

PISA, 28 novembre 2014 - Dopo gli arresti scattati nei giorni scorsi, che hanno suscitato clamore in tutta la Toscana, oltre che nella nostra città, la Federazione Italiana Medici Pediatri prende la parola puntando il dito contro la "gogna mediaticatica" che sarebbe stata attuata dagli organi di informazione contro i medici protagonisti della incresciosa vicenda.

"I pediatri che lavorano sul territorio e in ospedale sono tanti - scrivono dalla sezione provinciale pisana della Federazione - e quanto accaduto colpisce profondamente ogni singolo professionista che tutti i giorni è presente sul campo in appoggio alle famiglie, dedito alla cura dei piccoli assistiti, attento alla prevenzione con la costante promozione dell’allattamento al seno, delle vaccinazioni, dei corretti stili di vita, della sana alimentazione e sempre alla ricerca di un miglioramento dell’assistenza pediatrica. Le note esageratamente forti e quanto mai dure dal punto di vista mediatico di cui non si ha riscontro che in passato siano state usate per fatti analoghi, stanno caratterizzando questa incresciosa vicenda che ci vede tutti sconvolti, ma non per questo in diritto di essere giudici a prescindere. I pediatri di famiglia iscritti alla sezione provinciale Fimp - Federazione Italiana Medici Pediatri della provincia di Pisa ribadiscono con convinzione che i colleghi coinvolti, di qualsiasi atto siano chiamati a rispondere, non sono certamente “i mostri sbattuti in prima pagina” che istigano le mamme all’allattamento artificiale".

"Di questo ne è la prova la testimonianza di un enorme corteo di famiglie che si sono attivate per far sentire la loro voce e per dimostrare solidarietà nei confronti dei pediatri - continuano - che definiscono in ogni contesto come professionisti attenti, competenti, sensibili e disponibili. Le considerazioni sulla vicenda pervenute alla stampa da parte di colleghi medici sono state definite come “difese corporative a priori” e quindi destituite di credibilità. La difesa legale è compito di altri professionisti quali gli avvocati, quello che vogliamo far sapere alla gente è che la nostra categoria è profondamente indignata per i significati sociali e umani che sono stati attribuiti ai fatti e che tendano a minare il rapporto di fiducia con le famiglie, pur senza esito. Nella nostra ASL, come in tutta la Toscana, grazie alla collaborazione e alla sintonia di intenti tra i pediatri di famiglia e le istituzioni, sono state messe in atto varie iniziative che ci vedono coinvolti nella promozione dell’allattamento materno e che hanno portato ad una sempre maggiore crescita del numero di mamme che allattano. In un sistema così consolidato e che ha prodotto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che gli stessi genitori ci riconoscono, è difficile credere e dare per scontato che un pediatra possa consigliare ad una mamma di interrompere l’allattamento al seno in favore di quello artificiale".

"Vogliamo inoltre sottolineare - concludono - che alcuni dei pediatri coinvolti sono impegnati in prima linea in questo compito specifico, ne è la prova che da moltissimi anninell’azienda ASL 5 portano avanti i corsi di preparazione alla nascita di concerto con ostetriche e psicologi con cui condividono i contenuti e le modalità per la promozione dell’allattamento al seno, per inciso in regime gratuito. Da ultimo vogliamo esprimere ai nostri colleghi tutta la nostra solidarietà, il nostro conforto e la nostra rinnovata stima. Comunque venga letto da “altri” ci preme che loro sappiano che non sono da soli".