Scandalo pediatri, il direttore generale Usl 5: "Chiederemo la rescissione della convenzione: agire subito per tutelare il sistema sanitario"

L’intervista a Rocco Damone: "Li conosco, sono dispiaciuto e turbato" / IL GIP RIVELA IL SISTEMA: "MEDICI ASSOLDATI DALLE CASE FARMACEUTICHE" / LE REAZIONI SUL WEB: C'E' ANCHE CHI DIFENDE I PEDIATRI COINVOLTI / DAMONE: "SARANNO SOSPESI" / LE INTERCETTAZIONI / I NOMI DEGLI ARRESTATI / ASL, I MEDICI GIA' SOSTITUITI / ARRESTATI 12 PEDIATRI, TRA LORO DUE PRIMARI / IL VIDEO DELL'OPERAZIONE DEI NAS

INCHIESTA L’inaugurazione della nuova sede Estav

INCHIESTA L’inaugurazione della nuova sede Estav

Pisa, 23 novembre 2014 - RISOLUTO e dispiaciuto. Deciso, come dirigente di un ente pubblico, costernato conoscendo lui, Rocco Damone, il direttore generale Asl 5, i pediatri coinvolti nell’inchiesta.

Che cosa succederà da lunedì?

«Prenderemo quattro provvedimenti».

Il primo.

«Vista la gravità della situazione, confermeremo la sospensione dei pediatri fino a tempo indeterminato».

Quindi?

«Segnalerò al comitato regionale della pediatria l’episodio chiedendo la rescissione della convenzione con questi professionisti per la gravità delle accuse. Un’eventualità prevista dal contratto nazionale per i pediatri convenzionati».

Il passo successivo?

«Valuteremo la loro responsabilità secondo il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, hanno un rapporto continuatuivo con noi. Rifletteremo su eventuali sanzioni amministrative. E ci chiederemo se ci sono i margini per avanzare un danno di immagine».

Quattro?

«Analizzeremo la questione in base alla legge anticorruzione. Poiché ogni anno al 31 gennaio è possibile modificare e integrare il nostro regolamento valido per tutti (dipendenti e convenzionati) introdurremo sorveglianza e monitoraggio dei rapporti con fornitori esterni. Un monitoraggio serrato per prevenire sul nascere queste situazioni».

In parallelo andrà avanti l’inchiesta giudiziaria.

«Certo, la Procura farà il suo corso. Noi dobbiamo intervenire per difendere l’immagine del servizio sanitario».

Qualcuno parla di giustizialismo.

«Sono un amministratore pubblico e devo tutelare i cittadini e gli operatori. Il mio non è un giudizio sulla vicenda, ma non mi posso esimire dall’agire, non farei bene il mio lavoro altrimenti».

La durezza è rapportata ai reati contestati?

«Non forzo la mano su niente. Mi attengo ai regolamenti aziendali. Nella sospensione, garantiamo comunque lo stipendio base (quello percepito normalmente va dai 6.800 euro ai 12mila, ndr). Conosco personalmente i pediatri coinvolti, non ho mai avuto motivi di dubbi sulla loro professionalità e serietà: sono dispiaciuto e turbato».

E se si dimostrasse alla fine la loro innocenza?

«Se accadrà, ci sarà tempo e modo per il risarcimento».

Come si diventa un pediatra Asl?

«I medici che lavorano in ospedale hanno fatto prima un concorso pubblico diventando così dipendenti; per quelli di libera scelta funziona così: si prende la specialità, si fa la domanda per essere inseriti in una graduatoria, aggiornata ogni anno al 31 gennaio. Si matura il punteggio grazie a sostituzioni, incarichi pubblici... Il rapporto fra pediatri e piccoli pazienti deve essere di 1 a 800. Se manca un medico, si attinge dalla graduatoria. E’ valido il contratto nazionale».

Che prevede?

«Diritti e doveri, nei confronti dell’Asl e dei cittadini».