Patron Battini ci crede ancora, "squadra rigenerata, abbiamo il dovere di provarci''

Promozione speciale per la tifoseria nerazzurra: chi acquista il tagliando per la gara con la Spal, se vorrà, riceverà gratuitamente anche quello per il derby con la Pistoiese

Il presidente Carlo Battini

Il presidente Carlo Battini

Pisa, lunedi 13 aprile 2015 - Un'agevolazione che è anche un messaggio per tifoseria e ambiente: due biglietti al prezzo di uno per le prossime due gare casalinghe dei nerazzurri, ossia il posticipo di lunedi sera con la Spal e la gara di domenica 19 con la Pistoiese. E' la «speciale promozione» lanciata dal Pisa e che consentirà a i tifosi interessati di assistere ad entrambe le sfide recandosi al Pisa Point di via Bianchi e pagando uno solo tagliando in tutti i settori dello stadio. «E' una scelta che vuole essere un invito indirizzato a tutti gli sportivi pisani – sottolinea, infatti, il presidente nerazzurro Carlo Battini -: stringiamoci attorno alla squadra perchè quanto visto a Reggio Emilia lascia ben sperare e quindi, nonostante una classifica oggettivamente complicata, non possiamo assolutamente tirare i remi in barca».

Il pari di Reggio Emilia, dunque, non le lascia un po' d'amaro in bocca?

«Me ne lascia parecchio se è per quello. Perchè, per quanto si è visto sul campo, il Pisa avrebbe strameritato di vincere. E perchè il pareggio è un risultato che a noi serve a poco. Però è un tipo di delusione molto diversa da quella che ho provato qualche settimana fa ...».

In che senso?

«Mercoledi sera ero arrabbiato soprattutto con la “dea bendata” perchè ai ragazzi proprio non avevo alcun appunto da fare: sono stati padroni assoluti del campo per quasi tutti i novanta minuti, costruendo anche tantissime palle gol, in trasferta e contro una delle formazioni più forti del campionato. In precedenza, invece, sono tornato a casa incavolato “nero” per i limiti della squadra ...».

Lei, quindi, al «sogno promozione» ci crede ancora? 

«A Reggio Emilia ho visto una squadra rigenerata, molto più libera mentalmente e, almeno apparentemente, pure più tonica dal punto di vista fisico. Inutile negare che, a questo punto della stagione, con sole cinque partite ancora da giocaare e quattro punti di svantaggio dal terzo posto da recuperare, servirà una vera e propria impresa e anche un pizzico di fortuna. Noi, però, abbiamo il dovere di provarci».

Le tante cose buone viste al «Mapei Stadium» sono tutto merito di Amoroso?

«Sono la conseguenza del lavoro di una squadra che, finalmente, ha cominciato ad esprimersi all'altezza delle sue possibilità. E, questo sì, è un merito tutto di mister Amoroso: numeri e classifica dicono chiaramente che, chi c'è stato prima di lui, non ha saputo fare altrettanto».