"Parco motore del nostro litorale", appello degli operatori in Regione

"Un patto per lo sviluppo del territorio e un tavolo aperto"

"Parco motore del nostro litorale", appello degli operatori in Regione

"Parco motore del nostro litorale", appello degli operatori in Regione

Pisa, 2 febbraio 2016 - Non freno ma motore. Con l’obiettivo di risolvere, una volta per tutte, quei problemi-tormentone che da anni affliggono Marina, Tirrenia e Calambrone. Dai parcheggi alla viabilità (compresa l’ipotesi strade bianche), dai servizi fino al ‘nodo’ del ponte dello Scolmatore. E’ in questa direzione che – secondo le imprese del litorale pisano – il Parco di San Rossore deve e dovrà muoversi.

Ed è questa la sintesi dell’incontro organizzato da Confcommercio tra operatori (balneari, porticcioli, pubblici esercizi) da un lato e i consiglieri regionali Antonio Mazzeo, presidente de­lla Commissione Toscana Costiera e Andrea Pieroni, consigliere. «Il litorale pisano genera il 30% di tutta l’economia turistica provinciale – queste le parole di Federica Grassini, presidente di ConfcommercioPisa - in un contesto in cui operano oltre 300 piccole e medie imprese turistiche, che versano all’erario molti soldi. Solo gli stabilimenti contribuiscono per 700mila euro di canoni d’affitto, mentre la tassa di soggiorno produce qualcosa come 200mila euro nelle casse del Comune. Senza dimenticare occupazione di suolo pubblico e Imu. Una realtà che merita la massima considerazione ma che, alle soglie della stagione estiva, al di là di fantomatici progetti faraonici, si trova a vivere le stesse criticità di sempre». A ribadire il lungo elenco dei problemi del litorale è stato Enrico Fontani, presidente del sindacato Sib. Emiliano Marchi per i Porticcioli d’Arno, ha sottolineato «quanto la realtà delle norme in vigore ha bloccato lo sviluppo del primo comparto nautico della Toscana, dove navigano e ormeggiano 2mila imbarcazioni». «Il nostro obiettivo è rispondere alle mutate esigenze del mercato e dei clienti – ha rilanciato Fabrizio Fontani, presidente Conflitorale - e questo nel rispetto dell’ambiente, risorsa fondamentale. Occorrono regole chiare, semplici e soprattutto sostenibili».

«Togliere la sbarra al Parco di San Rossore è stato il mio slogan in campagna elettorale – così il presidente della Commissione Toscana Costiera Mazzeo - trasformandolo da luogo di vincolo a quello di opportunità. Un Patto per lo Sviluppo del Parco, un tavolo con Regione, sindaci del Parco, associazioni di categoria e ambientaliste per definire le priorità e i controlli su ciò che viene realizzato. Le vostre richieste verranno messe agli atti dei lavori della Commissione. Intanto con i colleghi del gruppo Pd in consiglio regionale ci siamo impegnati a garantire che i canoni demaniali non fossero alzati – ha aggiunto – e ora stiamo lavorando a un provvedimento ‘Sblocca-Toscana’ per una semplificazione burocratica». «Non credo all’idea del Parco-museo - la posizione infine di Andrea Pieroni - San Rossore include anche centri abitati che devono vivere e svilupparsi».