«Allarme, continue incursioni notturne sulle mura»

Esposto e raccolta firme dei residenti: «Sbandati salgono alle Gondole. Sempre più furti nelle nostre case»

La coda per salire sulle mura al momento della prima apertura del camminamento, nella primavera del 2013

La coda per salire sulle mura al momento della prima apertura del camminamento, nella primavera del 2013

Pisa, 26 luglio 2015 - Dopo le continue violazioni della privacy e della sicurezza, i residenti dei quartieri di San Francesco, Don Bosco e Santa Maria che abitano in corrispondenza delle mura cittadine stanno mettendo a punto un esposto da indirizzare al sindaco e all’ufficio dell’edilizia pubblica del Comune, ma anche a prefetto, questore e al comando di polizia municipale. La denuncia, con tanto di raccolta di firme, si collega naturalmente alle due sentenze del Tar favorevoli ai residenti sugli esposti presentati contro la decisione di aprire al pubblico il camminamento sopraelevato sulle mura: la prima aveva riconosciuto leso il diritto alla privacy dei residenti, la seconda aveva invece condannato il Comune di Pisa a estendere le pannellature sulle mura «a tutela di quiete, riservatezza, sicurezza e igiene», come si legge nella sentenza, in corrispondenza delle abitazioni dei residenti che avevano presentato ricorso.

Le ragioni degli abitanti sono confermate da numerosi fatti di cronaca. «Da oltre due anni – spiegano gli autori del nuovo esposto – gruppi di facinorosi e sbandati sono soliti, specialmente nel periodo estivo, compiere scorribande nel camminamento sopra le mura urbane fra le due e le quattro del mattino. Salgono in prossimità delle Gondole in via Santa Marta, dove alcune sbarre di ferro fissate ‘ad arte’ da esperti ai colonnini di mattoni che delimitano l’ingresso fungono da scalini di appoggio, e permettono a chiunque lo scavalcamento». I continui schiamazzi e urla hanno indotto i residenti ad avvertire le forze dell’ordine in più occasioni.

I problemi messi in luce dai cittadini, tuttavia, riguardano anche la sicurezza, dal momento che i furti nelle case sono purtroppo frequenti. Che fare? I residenti nell’esposto sono chiarissimi: «Chiediamo che venga posto rimedio alla situazione – si legge nel documento – mediante la realizzazione di chiusure adeguate delle colonne che offrono il sostegno agli arrampicatori e il posizionamento di un vero cancello che non offra appigli, oltre che all’istituzione di un servizio di sorveglianza notturna ai luoghi di accesso durante gli orari sensibili. Si fa notare che il più delle volte i soggetti che delinquono – proseguono – sono anche ubriachi e mettono a repentaglio la loro stessa vita, dal momento che le basse ringhiere del percorso sopraelevato, probabilmente non a norma, e la mancanza di illuminazione possono facilitare accidentali cadute».