"Morte di un commesso viaggiatore": un grande classico al teatro Verdi

Sabato e domenica con Elio De Capitani

Pisa, 27 novembre 2015 - La stagione del Verdi propone un grande classico americano del ‘900, Sabato 28 novembre ore 21 e domenica 29 ore 17, è di scena Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller nella produzione del Teatro dell’Elfo firmata da Elio De Capitani, traduzione di Masolino d’Amico, felicemente in tournée fin dallo scorso anno.

Elio De Capitani (Premio Hystrio 2014 all'interpretazione e Premio Internazionale Ennio Flaiano 2014 per la regia) prosegue così nella sua personale riflessione sulla vita di oggi e sul tema dei rapporti tra giovani e adulti attraverso la drammaturgia americana d'ogni epoca, portando ora in scena la storia di Willy Loman (che lui stesso interpreta), il commesso viaggiatore protagonista del celebre testo.

Un padre che cerca di “rifarsi” attraverso la vita del figlio, un uomo che ha vissuto in un mondo costruito sulle menzogne e che solo nei suoi ultimi due giorni di vita, inizia a fare i conti con il proprio fallimento esistenziale. Willy, infatti, ha sempre dato a bere a tutti di essere un grande venditore, ma non lo è mai stato e, nei suoi ultimi due giorni di vita, deve fare i conti con la realtà, con il proprio fallimento esistenziale. Nei figli ha alimentato le stesse illusioni, proiettando su di loro aspettative e delusioni, fino a minarne la felicità.

Ormai incapace di stare nella realtà, non distingue più tra presente e passato, sogni e ricordi, tra quanto si agita nella sua testa e la vita vera. Accanto ad Elio De Capitani, nel ruolo della moglie Linda Loman, la sua compagna d'arte e di vita Cristina Crippa; i due figli (Biff e Happy) sono Angelo Di Genio e Marco Bonadei. Con loro Federico Vanni (Charlie), Gabriele Calindri (Ben), Daniele Marmi (Bernard) e Vincenzo Zampa (Howard), Alice Redini (la Donna e Letta) e Vanessa Korn (Miss Forsythe e Jenny). Scene e costumi di Carlo Sala, luci di Michele Ceglia, suono di Giuseppe Marzoli.

"L'intenso spettacolo, molto ben diretto, si muove con armonia tra passato, presente, sogno e realtà, quasi fosse un monologo interiore di Loman popolato da concreti fantasmi» (Magda Poli); « […] Vien da chiedersi in base a quali insondabili alchimie un'opera che era parsa, nelle ultime occasioni in cui la si era vista, alquanto datata, si presenti ora così tesa e aguzza, come se fosse scritta oggi. Lo spettacolo, senza dubbio, tocca temi molto attuali […] ma se conquista lo spettatore è, a mio avviso, soprattutto perché parla d'altro, parla della vita, della difficoltà di accettarne gli sbandamenti, dello strazio dell'invecchiamento, di uno scomodo bilancio delle colpe e degli errori. […]» (Renato Palazzi); « Un bell'apologo che racchiude una indagine spietata, grazie alla bravura dell'ensemble. L'Elfo del resto è diventato negli anni uno dei luoghi privilegiati di lavoro e costruzione teatrale, capace di conquistarsi, in tutti i sensi, una sua ineccepibile moralità. » (Gianfranco Capitta)

Con Elio De Capitani e Cristina Crippa, nonché gli altri attori della compagnia, è anche previsto un incontro: in Sala Tittta Ruffo sabato pomeriggio, alle ore 18; a coordinarlo sarà Franco Farina. Biglietti per lo spettacolo ancora disponibili. Per informazioni Teatro di Pisa tel 050 941 111 e www.teatrodipisa.pi.it – www.toscanaspettacolo.it