Malati di gioco d'azzardo, la piaga si amplia: numeri in crescita ai Sert

A rivolgersi al Sert per chiedere aiuto sono soprattutto uomini con reddito da lavoro o da pensione. Domani seminario di sensibilizzazione rivolto ai titolari di esercizi pubblici

Gioco d'azzardo (fonte Newpress)

Gioco d'azzardo (fonte Newpress)

Pisa, 31 domenica 31 gennaio 2016  - All'origine c'è quasi sempre un trauma. «A volte un lutto familiare, altre un grave problema di salute che può riguardare sia il diretto interessato che congiunto» spiega la responsabile del Sert della Zona Pisana Donatella Paffi, una vita professionale a confronto con fenomeni di dipendenza. E' così che, quasi senza accorgersene, si diventa “giocatori d'azzardo patologici”, colpiti da una malattia che rischia risucchiare anche i coniugi e i familiari più stretti: «Non è infrequente – prosegue Paffi - che, proprio a causa di questa forma di dipendenza, al paziente capiti di perdere il lavoro e anche di veder andare in frantumi la famiglia».

A Pisa sono 68 quelli che hanno bussato alle porte del Sert per chiedere aiuto. Il primo è arrivato quasi per caso nel 2008. “Qui potete aiutare anche quelli come me?” domandò appena entrato negli uffici e da lì è partito tutto in un crescendo costante: un altro caso l'anno successivo, nove nel 2010, cinque nel 2011, di nuovo nove nel 2012, sette nel 2013 e poi il picco degli ultimi due anni con 19 casi nel 2014 e 17 nel 2015. Dal punto di vista anagrafico sono soprattutto uomini (55 contro 13 donne), nei due terzi dei casi con un reddito da poter spendere, sia esso da lavoro o da pensione. La maggioranza di essi si colloca nelle fasce d'età giovanili e adulte: 25,infatti, hanno fra i 18 e i 30 anni e altrettanti tra i 31 e 45.

La buona notizia è che dal gioco d'azzardo patologico si può guarire anche se con molta fatica: grosso modo un quarto delle persone alle prese con questa patologia che seguite dal Sert di Pisa adesso hanno concluso la terapia e adesso non gioca più. Ancor più importante, però, è la prevenzione: per questo lunedi 1 febbraio alle 9.30 i locali della Asl NordOvest di via Cocchi, a Ospedaletto, ospiteranno un incontro formativo finalizzato ad informare e sensibilizzare i gestori di esercizi pubblici sulle conseguenze del gioco patologico a cui interverranno lo psichiatra Francesco Lamanna, la psicologa Rosanna Cardia e l'educatrice Simonetta Maltese. «C'è bisogno di valorizzare e sostenere il grande lavoro che stanno facendo i Sert, in particolare quello di Pisa su questo fronte – ha sottolineato la Presidente della SdS della Zona Pisana Sandra Capuzzi -: per questo chiediamo ad Asl e Regione, nei limiti delle possibilità, di assicurare a queste strutture personale adeguato perchè la diminuzione degli ultimi anni sta mettendo un po' in sofferenza il servizio». Sulla stessa lunghezza d'onda il direttore Cecchi: «Occorre supportare il servizio perchè la richiesta d'aiuto è in aumento come dimostrano i dati».