«Low-cost e voli intercontinentali.Tuteleremo la forza del Galilei»

Naldi (Corporacion America): «Diamo garanzie, ora la fusione»

Roberto Naldi (Corporacion America)

Roberto Naldi (Corporacion America)

Pisa, 2 ottobre 2014 - VUOLE rassicurare. Così avanza promesse, assume impegni. Roberto Naldi, la lunga mano di Eduardo Eurnekian in Europa, presidente di Corporacion America Italia, usa l’arma dei toni concilianti. L’obiettivo è chiaro: raffreddare l’atmosfera e arrivare alla fusione fra Galilei e Vespucci possibilmente entro il 20 gennaio 2015, data fissata dai nuovi «padroni» argentini - come raccontavamo sull’edizione di ieri - per vedere la nascita della holding degli aeroporti toscani. 

IMPEGNI. Per portare a casa il risultato, Corporacion America ha bisogno del «sì» degli enti pubblici pisani: Comune e Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Pisa. Solo così potrà mettere insieme i voti favorevoli dei due terzi dei soci del Galilei, soglia minima prevista per varare l’operazione. Ma i soci pisani vanno prima conviti. Dunque, ecco l’impegno, formulato ieri mattina ai microfoni di ‘Primo piano’ su Punto Radio: «In futuro non ci sarà alcun tipo di concorrenza fra Pisa e Firenze. Già oggi, ossia da quando abbiamo acquisito la maggioranza dei due scali, questa concorrenza non esiste praticamente più». 

LOW COST. Nessuna concorrenza significa che i due aeroporti occuperanno fette di mercato precise e differenziate. «Pisa punterà sempre di più sui low cost e sui voli intercontinentali, mentre Firenze funzionerà come city airport. Il nostro interesse è che il Galilei continui a crescere fino a 7 milioni di passeggeri, per il Vespucci vogliamo arrivare a 4,5 milioni. Sarebbe per noi impensabile penalizzare uno scalo a favore di un altro. Spiegatemi come faremmo a rientrare dei nostri investimenti facendo scelte contrarie alle logiche del mercato?». Naldi spiega anche come sia possibile assicurare che una compagnia low-cost che oggi atterra su Pisa non decida, in un prossimo futuro, di volare sul Vespucci: «Naturalmente ogni compagnia è libera di scegliere lo scalo che preferisce e noi non possiamo imporle proprio niente. Ma abbiamo molti strumenti per convicerle a compiere una scelta piuttosto che un’altra. Le compagnie low cost vivono di contributi, finanziamenti, operazioni di co-marketing concesse loro dagli scali di riferimento. E con queste compagnie siamo già stati chiari e continueremo a esserlo: le agevolazioni le avranno sul Galilei, non sul Vespucci». 

FUSIONE. Il presidente di Corporacion America spiega che è sulla base di impegni simili a questo che i soci pubblici saranno chiamati a decidere sulla fusione: «Non abbiamo intenzione di fare nei loro confronti alcuna opera di moral suasion. Nessun colloquio ‘underground’. Semplicemente, stiamo mettendo a punto un progetto impeccabile, molto dettagliato e ci aspettiamo che gli enti pisani basino la propria decisione su questi contenuti. La fusione si farà? Io sono ottimista, penso che alla fine il progetto possa andare in porto perché le ragioni dei benefici sono oggi sotto gli occhi di tutti». 

OCCUPAZIONE. Lo sviluppo dei due scali porterà a un aumento dell’occupazione? «Intanto, stando al presente, non comporterà alcun tipo di taglio. Poi sì: se le strutture si potenziano anche l’occupazione è destinata ad aumentare, sia quella diretta che quella indiretta. Anche se - e qui devo essere sincero - è pensare logico che l’incremento maggiore si avrà su Firenze, perché è quella la struttura che subirà il potenziamento più profondo». 

NUOVE ROTTE. Dopo avere incassato il parere di Enac sulla nuova pista di Peretola di 2400 metri («è una posizione da cui non si può prescindere, perché non si è mai visto un aeroporto che si schieri contro l’Enac»), Naldi lancia qualche segnale sul futuro del Galilei: «Abbiamo chiesto a Sat di accelerare gli investimenti sullo scalo perché vediamo la possibilità di ottenere finanziamenti pubblici che coprano il 25% delle spese. I lavori di potenziamento delle due piste a Pisa? Saranno conclusi entro la primavera del 2015. Nuove destinazioni? Ci stiamo lavorando: pensiamo a collegamenti con Usa, Canada, forse il Brasile e abbiamo un discorso aperto con America Airlines, mentre s’è un po’ raffreddata la possibilità del Pisa-Pechino dopo l’accordo fra Alitalia e Ethiad».