"E la Torre di Pisa dov'è?": il sindaco si scaglia contro il logo della Toscana all'Expo

Filippeschi dà dimostrazione pratica della sua teoria, spiegando che non si tratta di campanilismo: "Su Google la torre pendente ha molti più risultati della cupola del Brunelleschi"

Il logo della Toscana all'Expo e il sindaco di Pisa (foto da Facebook)

Il logo della Toscana all'Expo e il sindaco di Pisa (foto da Facebook)

Pisa, 29 marzo 2015 - "Il Duomo di Firenze, Pinocchio, il vino, il mare, le montagne... Sì, ma la Torre di Pisa dov'è?". Non è una "battaglia di campanilismo" quella intrapresa dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi contro il logo della Toscana all'Expo, 'colpevole', secondo Filippeschi, di non riportare nella sua grafica uno dei simboli della toscanità più riconosciuti al mondo. Non risparmia critiche neppure al progetto in sé il primo cittadino che parla di un "brutto logo" oltre che di uno "stupido autogol". "Si può rimediare all'errore - si chiede Filippeschi -? Poi non si venga a dire che a Pisa chi brontola lo fa per campanilismo. La Toscana è visibile e vincente se si presenta al mondo, anche per l'Expo, con tutta la sua straordinaria forza. E basta girare il mondo, andando anche molto lontano, per sapere qual è la forza simbolica della torre pendente".

Che non sia campanilismo Filippeschi lo dimostra con un paio di clic, affidandosi a Google: "Ho fatto una prova su Google - spiega su Facebook -: Leaning tower of Pisa dà 907mila risultati, Cupola of Brunelleschi of Florence Duomo 215mila. Che dire? Perché il disegnatore (il designer Alessandro Mendini, ndr) di quel brutto logo non ha fatto come ho fatto io? In generale, dobbiamo sommare con intelligenza e creatività, non sostituire o nascondere".