Mercoledì 24 Aprile 2024

«Guai a criminalizzare l’Islam: l’Italia sia ponte di pace e dialogo»

La reazione di Forza Italia dopo l’espulsione del perfezionando alla Scuola Normale: «Isolare la violenza di pochi»

Giovanni Garzella, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Pisa

Giovanni Garzella, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Pisa

Pisa, 26 gennaio 2015 - Ancora reazioni all’espulsione dall’Italia dello studente turco, Furkan Semih Dundar, 25 anni, allievo del corso di perfezionamento in fisica alla Scuola Normale, autore di alcune mail minatorie alla Cia e ad organi istituzionali italiani e statunitensi. Il gruppo consiliare di Forza Italia-Pdl del Comune di Pisa manifesta «la sua preoccupazione e ringrazia le forze dell’ordine e le istituzioni per l’intervento eseguito. Riteniamo che l’azione istituzionale deve essere indirizzata a non cedere a facili allarmismi ed usare il linguaggio politico con attenzione e rispetto, non confondendo i soggetti vicini all’Islam radicale con gli islamici. Ci deve essere collaborazione tra gli islamici presenti nel nostro territorio e le istituzioni al fine di individuare ed isolare eventuali estremisti» osservano i consiglieri di Forza Italia : Giovanni Garzella, Mirella Bronzini, Riccardo Buscemi e Gino Logli.

«La religione dell’Islam - proseguono - è una grande religione che deve dialogare e cooperare con quella occidentale nel reciproco rispetto e nella reciproca comprensione. Non è ammissibile che si possa criminalizzare una grande religione, professata da più di un miliardo di persone, prendendo a pretesto la violenza di singoli o di piccoli gruppi che perseguono con azioni criminali dei progetti e dei disegni politici. Chi usa il nome dell’Islam per giustificare il proprio terrorismo offende e diffama l’Islam così come chi usasse il nome del Cristianesimo per giustificare la propria violenza diffamerebbe il cristianesimo. L’italia è un ponte di pace tra l’Europa e il Mediterraneo dobbiamo portare avanti con vigore la logica del dialogo e della comprensione reciproca perchè la presenza islamica nel nostro Paese sia una realtà sociale e culturale molto importante.

L’attentato di Parigi e quanto sta accadendo in queste ore è una follia che, vanificando secoli di costruzione della civiltà e del diritto, mette a rischio ognuno di noi dal momento che non esiste, agli occhi di chi compie atti di questo genere, alcuna garanzia di pacifica convivenza, nel rispetto delle libertà politiche, civili e religiose di ognuno.Siamo consapevoli la carenza di rapporti Istituzionali regolati dalle norme creano perplessità e dubbi alimentati il più delle volte da strumentalizzazioni politiche e per questo auspichiamo che il Parlamento con il fattivo lavoro dei nostri rappresentanti possa promuovere forme concordatarie per aumentare le forme di dialogo.

Infatti il mancato pieno rispetto della libertà religiosa vigente normativamente in molti paesi a maggioranza islamica crea un indubbio problema religioso, sociale e politico. Questa intollerabile situazione, che molto spesso invece oltre ad essere tollerata è rafforzata dalle alleanze politiche dei paesi di così detta democrazia occidentale, deve essere superata con una decisa ed accorta attività istituzionale in sede parlamentare e nelle istituzioni politiche internazionali per far sì che la libertà di culto divenga un principio comune. La libertà di culto è garantita dalla nostra Costituzione e noi, da liberali come ci dichiariamo di essere aderendo a Forza Italia, non possiamo avallare posizioni contrarie ai principi fondamentali della nostra Carta. Difenderemo sempre i principi e le libertà fondamentali da essa enunciati».