Pisa, iscrizione a rischio: ''Pretendiamo rispetto e chiarezza''

Scende in campo anche ''Gradinata 1909'' , il neonato gruppo di tifosi nerazzurri: ''Scocciati della mancanza di comunicazione da parte della proprietà e di chi dovrebbe portarne la voce'' PISA, ISCRIZIONE A META': DOMANDA PRESENTATA SENZA FIDEIUSSIONE / "BATTINI ONORI GLI IMPEGNI PRESI"

Il nuovo striscione del gruppo

Il nuovo striscione del gruppo

Pisa, giovedi 2 luglio «Adesso basta, siamo stufi e non del fatto che i soldi possano essere finiti o che la nostra fine non possa essere altro che la Lega Pro. Ci siamo scocciati, della mancata comunicazione, delle mille voci, di nessuna concretezza e presa di posizione da parte di chi rappresenta il Pisa o dovrebbe portarne la voce: pretendiamo rispetto e chiarezza soprattutto da chi potrebbe apparire come il salvatore della patria».  Anche «Gradinata 1909», il gruppo nato nella primavera scorsa con l’obiettivo di riportare colore e passione nel popolare settore dell’Arena Garibaldi, ha deciso di rompere gli indugi e prendere posizione.  «Non vogliamo entrare in merito ai conti personali della dirigenza – scrivono - né nella dinamica di come il tutto possa risolversi o di come si possa essere arrivati a questo punto quando fino a dieci giorni fa tutti eravamo consapevoli di avere una società libera da debiti e ligia nei suoi oneri fiscali e che ha sempre vantato di essere tra le poche in questa categoria infame a sopravvivere con dignità. Pensavamo di avere un castello fuori dal caos pallonaro nazionale per quanto riguarda oneri e doveri sempre rispettati».

Un quadro che è andato in frantumi una decina di giorni fa, dopo l’incontro a Palazzo Gambacorti fra il presidente Battini e il sindaco Filippeschi che ha sancito l’inizio della crisi nerazzurra e che ha avuto l’ultimo atto due giorni fa con la presentazione della domanda d’iscrizione sprovvista della fideiussione bancaria. «A pochi giorni da scadenze importanti – prosegue il comunicato di «Gradinata 1909» - ci è stato comunicato che quel castello era di sabbia e da quel momento è stato il caos con personaggi, interlocutori, cordate, voci e salvatori della patria nonché collaboratori storici o associazioni completamente inesistenti. Così invece di ricevere informazione abbiamo solo assistito ad una caccia alle streghe da parte dei media locali».