Il dilemma del ''super-attacco'' che segna con il contagocce

Il reparto sulla carta è atomico: l'anno scorso Arma, Arrighini e Floriano hanno realizzato la bellezza di 48 reti. Però non decolla: da gennaio ad oggi è andato a segno appena sei volte in otto partite

Rachid Arma

Rachid Arma

Pisa mercoledi 4 marzo 2015 - Appena sei gol realizzati nelle prime otto partite dell'anno, ossia da quando sono arrivati in nerazzurro Arrighini e Floriano, i due attaccanti strappati alla concorrenza a gennaio a suon di decine di migliaia d'euro, e che avrebbero dovuto mettere le ali ai piedi all'attacco nerazzurro, troppo «Armadipendente» per tutto il girone d'andata: con loro due a supporto del bomber marocchino nella seconda parte della stagione dalla cintola insù, insomma, la musica sarebbe dovuta cambiare e il Pisa avrebbe potuto cominciare sul serio ad attaccare la vetta era la convinzione diffusa nello staff tecnico e nell'entourage nerazzurro, prima ancora che nella tifoseria, e fondata su numeri e dati di fatto inoppugnabili. Uno su tutti: l'anno scorso in Lega Pro, complessivamente, i tre attaccanti nerazzurri avevano realizzato la bellezza di 48 reti. Quindici a testa Arma con il Pisa e Arrighini a Pontedera e diciotto Floriano, in Seconda Divisione, con la maglia del Mantova.

Invece nulla di tutto questo è successo. Arma ha continuato a fare il suo dovere, segnando due delle sei reti realizzate dal Pisa dall'inizio dell'anno ad oggi. Ma Arrighini, spesso impiegato come attaccante esterno, è andato in gol una sola volta (contro il Savona) in sei partite. E Floriano, schierato fra i titolari in sole tre occasioni e sempre sostituito, non è ancora riuscito a trovare la realizzazione personale. Risultato: l'atteso salto di qualità, soprattutto in termini di vena realizzativa proprio non è arrivato. Tanto che, con 31 reti messe a segno in 26 partite, non solo il Pisa ha segnato ben 13 reti in meno della capolista Ascoli, ma nella graduatoria dei reparti d'attacco più prolifici del torneo non va oltre il nono posto, peraltro occupato insieme a Pontedera e Pistoiese. Hanno fatto meglio dei nerazzurri, infatti, non solo le prime tre della classe, ossia i bianconeri marchigiani, il Teramo e la Reggiana, ma anche formazioni che hanno ambizioni e obiettivi di portata assai più limitata rispetto a quelli della formazione di Braglia: è il caso, ad esempio, della Carrarese (35 reti), ma anche di Grosseto e Gubbio (34) fino ad arrivare ad Ancona, Prato e Tuttocuoio (32), tutte formazioni che hanno segnato più del «super-attacco» messo a disposizione di mister Braglia. Complessivamente, infatti, sono appena otto le squadre che hanno segnato meno del Pisa: le ultime cinque in classifica (San Marino, Pro Piacenza, Santarcangelo, Savona e Forlì) e poi L'Aquila, Lucchese e Spal.

Per non buttare definitivamente al macero una stagione che avrebbe dovuto essere una cavalcata trionfale, o quasi, verso la serie B, quindi, non c'è altra soluzione che quella d' invertire immediatamente la tendenza. Nonostante la sconfitta di con l'Ascoli, infatti, il Pisa rimane il miglior reparto arretrato di tutta la Lega Pro (appena 18 reti subite). Ma quello della solidità difensiva è un primato che rischia di rimanere un mero dato statistico se non è accompagnato da una maggiore efficacia in fase realizzat