Il campione Giovanni Redi sale in cattedra: prof per un giorno al corso di laurea di Scienze Motorie

Questa mattina al polo Porta Nuovo parlerà di Thai Boxe e di imprenditoria

Giovanni Redi

Giovanni Redi

Pisa, 13 aprile 2015 - Come si trasforma una passione per uno sport, la Thai Boxe, in un lavoro che ti porta a raggiungere successi importanti come un titolo europeo e un titolo mondiale e da questo traguardo diventare anche un imprenditore. A spiegarlo ai ragazzi che frequentano il corso di Scienze Motorie al nuovo Polo di Porta Nuova sarà proprio il campione pisano Giovanni Redi che sarà ospite lquesta mattina alle ore 10 nella struttura in Via Padre B. Fedi al corso di laurea del terzo anno di Scienze Motorie durante la lezione di "Teoria Tecnica e Didattica".

Ad organizzare la mattinata la professoressa Antonella Nifosi, docente in attività Motoria finalizzata al fitness presso l'Università di Pisa. "I motivi di questa scelta sono molteplici - dice la professoressa Antonella Nifosi - Giovanni Redi è un giovane campione che con i suoi sogni, la sua ambizione e determinazione può essere un esempio per i suoi coetanei che si affacciano nel mondo del lavoro, dovendo inseguire sogni, difficoltà e lotte. Il mondo universitario è spesso troppo accademico e poco pratico, quindi si sente l’esigenza da parte degli studenti di conoscere, scoprire e confrontarsi con cose sempre più reali e concrete. Un ottima occasione per poter conoscere un personaggio del mondo sportivo, un campione di Pisa, profeta in patria come pochi, che vive nello stesso contesto degli studenti".

Grande soddisfazione da parte del campione pisano per questo invito: "Per me è motivo di orgoglio essere stato invitato ad una lezione si Scienze motorie all'università di Pisa. Voglio ringraziare in anticipo la professoressa Nifosi perché è stata gentilissima con me quando mi ha contattato. Sarà emozionante raccontare la mia storia in poco tempo, ma cercherò di farlo nel miglior modo possibile con la speranza che anche coloro che ora studiano possano avere la fortuna che ho avuto io quando si affacceranno nel mondo del lavoro".