Blitz con sparatoria a San Giusto. E’ caccia serrata ai due complici

In silenzio i due in manette. Si cerca anche nel mondo della droga

VIA SANT’AGOSTINO La chiostra del blitz (Foto Valtriani)

VIA SANT’AGOSTINO La chiostra del blitz (Foto Valtriani)

Pisa, 29 maggio 2016 - Parlano poco italiano. Parlano poco in generale. I due finiti in manette e poi al Don Bosco, dopo la retata di venerdì all’alba a San Giusto, sono rimasti per ora in silenzio. Nessun riferimento ai complici che la squadra mobile di Pisa sta cercando e intorno ai quali sta stringendo il cerchio. Al setaccio il mondo dell’illecito, a tutto tondo. Non solo furti, ma anche droga ai quali i quattro giovanissimi albanesi, irregolari e giunti nel nostro territorio da pochi mesi, potrebbero in qualche modo essere legati. E anche la donna, trovata nell’appartamento in via Sant’Agostino, davanti al quale gli agenti per fermare i fuggitivi hanno sparato in aria almeno tre colpi, ha scelto il silenzio. E’ stata sentita in caserma, in quanto legata a uno dei quattro, come hanno riferito i vicini di casa che la vedevano con il gruppetto di uomini tutti i giorni, ma è stata poi rilasciata perché per ora estranea.

Nell'appartamento è stato trovato un po’ di tutto, perché la banda, quando colpiva, lo faceva in modo indiscriminato. Facendo razzia di ogni bene: gioielli, oro, ma anche vestiti di marca, orologi, occhiali vecchi. E persino cibo, quando lo trovava. Usando violenza contro gli oggetti così come contro porte, finestre e mobilia. Dove passavano, in alloggi, negozi e capannoni, i quattro lasciavano caos, danni e anche dispetti. Una sorta di firma che fa pensare gli investigatori, guidati da Rita Sverdigliozzi, che siano gli stessi autori di decine di colpi a Pisa, provincia e anche fuori. Sicuri alcuni, in forse altri. Per un totale di decine di migliaia di euro. Tutta la merce è stata sequestrata: in parte è stata restituita, quella rubata la notte stessa. La polizia aveva seguito gli stranieri e quindi sapeva quali attività erano state colpite.

Una zona tranquilla, la descrivono gli abitanti, quella che si trova a pochi passi dall’aeroporto. Soprattutto in quel tratto di via Sant’Agostino dal numero civico 200 in poi dove, nella corte, si trova l’alloggio considerato il covo dei ladri. Anche se dopo il blitz dell’altro giorno, che ha portato alla luce di tutti l’attività dei quattro, i residenti ora hanno paura. Sono stati svegliati, pochi minuti prima delle 5, da tre scoppi. Uno, due e tre. Qualcuno si è affacciato, ma è subito rientrato dentro. Qualcun altro si è messo in ascolto. E alle 8 è uscito di casa trovando ancora sei poliziotti in borghese che cercavano i complici e monitoravano la zona.

Un’operazione ancora in corso, dunque, di cui si attendono gli sviluppi: i furti, secondo il report diffuso dal questore in occasione della festa della polizia, proprio giovedì, in provincia sono aumentati da inizio anno. E chissà che questa banda non abbia contribuito alla crescita.