Assediato dai furti, dieci in due anni: "Adesso dormo col fucile carico"

La rabbia di Stefano Gaspari, titolare dell’azienda agricola L’Orticello

Stefano Gaspari

Stefano Gaspari

San Giuliano Terme (Pisa), 4 luglio 2015 - È ormai la paura il sentimento dominante fra la gente di Pugnano, frazione del Comune di San Giuliano Terme. È subentrata alla pace e alla bellezza di uno dei luoghi più “verdi” e incontaminati del nostro territorio. Il casus belli è la grandissima quantità di furti, riusciti o comunque tentati, che i cittadini della zona sono costretti a subire con frequenza quasi quotidiana. È il caso di Stefano Gaspari, titolare dell’azienda agricola L’Orticello. Residente in via Cantani a Pugnano, accanto alla serra che serve i prodotti per la sua azienda di Pappiana (e per Unicoop Firenze), ha pensato di contattarci per accendere i riflettori su una situazione, a suo dire, ormai non più sostenibile.

"Negli ultimi due anni ho subìto almeno dieci furti – afferma – sia a casa che in negozio, dove teoricamente dovrebbe esserci la vigilanza. I danni in sé non sono mai stati ingenti, spesso i malviventi non sono riusciti ad entrare. Ma il problema è un altro: non si può più vivere tranquilli. Di giorno e di notte». Andiamo con ordine. «I ladri, che conosciamo ormai molto bene – prosegue Stefano –, dato che ‘visitano’ almeno una casa al giorno fra qui e Molina di Quosa, hanno provato, circa un mese fa, ad entrare dalla porta della cucina. I cani per fortuna hanno fatto il loro dovere. L’ultimo tentativo di furto è accaduto lunedì scorso. Erano le 23.30, ero a casa da solo a guardare la televisione. Ho sentito i cani andare verso la porta con atteggiamento sospetto. Mi sono affacciato e loro sono andati verso qualcuno che stava per scavalcare il cancello. Ero scalzo ma ho provato a rincorrere i due uomini per i campi, senza successo. Peraltro, subito dopo il penultimo tentativo di furto a casa mia, è stata anche svaligiata la casa di due anziani a Molina di Quosa".

Cosa si può fare? "Il Comune dovrebbe provvedere a installare l’illuminazione pubblica e aiutare economicamente chi è costretto ad acquistare gli antifurto. Noi residenti abbiamo chiesto più volte informazioni, ma rispondono con un continuo rimbalzo di responsabilità. È chiaro che non può essere lasciato a noi il compito di difenderci. Non dormiamo tranquilli e sono costretto a tenere il fucile carico accanto a me".

La denuncia è stata fatta più volte. Ma ormai, secondo Stefano, è inutile. "Con il decreto ‘Svuota carceri’ – conclude – i malviventi non possono essere arrestati senza aggravante, come ad esempio nella rapina a mano armata. Non ce la facciamo davvero più". A completare il racconto di Stefano Gaspari ci sono le brutte esperienze affrontate dai suoi vicini di casa, Bianca Wolkenstein Braccini e Luca Vargiu. Di professione insegnanti, vivono dal 2010 a Pugnano, dove si sono sposati. "Abbiamo subìto ben tre furti con scasso – spiegano –. Nel primo ci hanno portato via praticamente tutto, poi ‘solo’ devastato casa. Ci hanno rubato la macchina e il nostro cane si nasconde ogni volta che apriamo il cancello perché rimasto traumatizzato. Stiamo pensando di vendere e andarcene, ed è un peccato, perché la zona è meravigliosa e la gente squisita. Occorrerebbe maggior attenzione da parte del Comune".

Francesco Bondielli