Ex Stallette, aperta l'inchiesta. Ora indaga anche la Procura

Al setaccio atti e contabilità. Timori per il cantiere Il caso Ex Stallette: LA RELAZIONE CHOC SVELATA DA LA NAZIONE / LA CACCIA ALLA TALPA / IL GIALLO DELLA DOPPIA RELAZIONE / IL DOCUMENTO FINISCE IN PROCURA / OPPOSIZIONI ALLA CARICA: "IL PD NON OSTACOLI LA VERITA'. COMMISSIONE D'INCHIESTA E ATTI ALL'ANTICORRUZIONE" / IL COMMENTO DI GUGLIELMO VEZZOSI

Nuvole sulla Cittadella Galileiana nell'area dei Vecchi Macelli

Nuvole sulla Cittadella Galileiana nell'area dei Vecchi Macelli

Pisa, 20 novembre 2014 - Sul pasticcio Ex Stallette ora indaga la Procura che ha aperto un fascicolo dopo che il magistrato competente ha studiato le carte consegnate fin dal 24 ottobre dall’assessore Serfogli. Carte che scottano e sulle quali la magistratura è adesso chiamata a verificare eventuali illeciti, responsabilità e ipotesi di reato. Numeri, contabilità, corrispondenze fra i vari uffici saranno passati al setaccio e non è escluso che presto i militari della Guardia di Finanza metteranno piede a Palazzo Gambacorti per acquisire ogni documento ritenuto utile a ricostruire i vari tasselli del cantiere Stallette. E’ un macigno pesantissimo, che si abbatte sul Comune – sullo sfondo di un duro scontro politico tra maggioranza e opposizione e di un altro, non meno aspro, tra uffici –, impegnato in una lotta contro il tempo per far marciare i cantieri Piuss verso il traguardo del 2015. Fra le priorità dell’assessorato retto da Andrea Serfogli, ora nel mirino delle forze politiche di minoranza, oltre alla somma urgenza di verità sulla vicenda Stallette, c’è tutto l’interesse a portare avanti i lavori ormai fermi da mesi e il cui “grave ritardo” è certificato nero su bianco nella relazione del Rup, Michele Aiello. Relazione che è il punto nodale della spinosa vicenda e che è l’arma politica impugnata dalle opposizioni che hanno chiesto per la seconda volta l’istituzione di una commissione d’indagine e l’intervento dell’Autorità nazionale anticorruzione. 

PREME al Comune terminare entro il 15 giugno 2015: il rischio che tutto salti e che si perda il finanziamento Piuss si fa tanto concreto quanto più ingarbugliata è la vicenda. Serfogli, in una lettera inviata ai dirigenti diverse settimane fa per chiedere trasparenza, sollecitava le pratiche per il riaffidamento del cantiere a una nuova ditta che in una prima fase era stata individuata nella seconda arrivata al bando pubblico e sulla quale pesano però dubbi che lo stesso Rup riporta nella relazione. Ditta che, fra l’altro, contatta dal direttore dei lavori per un sopralluogo al cantiere dopo l’uscita di scena della Rota, alle prese con un concordato preventivo, era stata la prima ad accorgersi delle macroscopiche differenze fra i lavori previsti nel progetto e quelli invece eseguiti. Nasce anche da qui l’aumento di spesa di 490mila euro poi deliberato dalla maggioranza in Consiglio comunale per terminare i lavori. La vicenda Ex Stallette si biforca ora su due sentieri paralleli e insidiosi, fra magistratura e politica. E intanto il tempo scorre.