Sangue: donazioni in picchiata, rischiamo una nuova emergenza

La direttrice del Centro regionale:«Dati allarmanti»

La direttrice Valentina Molese

La direttrice Valentina Molese

Pisa, 7 luglio 2015 - Donazioni pericolosamente in calo, anche in questi primi sei mesi del 2015 con il rischio, nel corso dell’estate che avanza, di ritrovarsi con l’ennesima emergenza sangue. Un trend al negativo che riguarda complessivamente la Toscana (- 3,5%, 2.500 donazioni in meno di sangue intero e 2mila di plasma da gennaio a maggio), ma anche Pisa. All’ombra della Torre nel 2014 – secondo i dati diffusi dal Crs-Centro regionale sangue – l’indice delle donazioni (numero donazioni sangue intero ogni 1000 abitanti con età 18-65 anni) era 74.7, in diminuzione anche se comunque superiore alla media regionale (72.42). I numeri di questi ultimi sei mesi, però, rendono necessario un appello che arriva proprio dal direttore del Crs, Valentina Molese.

Quali sono i dati dell’area pisana? «Il periodo che abbiamo a disposizione è quello che va da gennaio a maggio 2015. Per quanto riguarda il sangue intero le donazioni in Asl 5 hanno segnato un -10,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per il plasma siamo a – 2,77%. I dati Aoup sono ugualmente allarmanti: - 8,3 % per il sangue intero, - 2,6% per il plasma».

Questo cosa significa? «Un calo solo di una zona può essere supportato dal resto della regione. Purtroppo, però, la diminuzione è generale. E anche oggi, per esempio, siamo dovuti andare fuori regione a recuperare il sangue necessario. Questo anche perché il fenomeno si associa ad un aumento dei consumi. L’attività ospedaliera non sta, subendo riduzioni significative per l’estate».

Al polo di Cisanello da aprile è in funzione l’Officina Trasfusionale nella quale si concentra la lavorazione di sangue ed emoderivati per tutta l’area vasta. Quali sono i vantaggi? «E’ una punta di eccellenza, la terza esistente in tutta Italia. Sicuramente garantisce qualità, sicurezza, equità e una risposta adeguata ai fabbisogni. E’ stato necessario un periodo di rodaggio ma l’impegno profuso è stato immenso».

Di quanto diminuiscono in estate le donazioni? «Intorno al 3-4%».

E quali possono essere i motivi del segno negativo da gennaio ad oggi? «Ci sono tante componenti. Ma vorrei sottolineare anche che il 90% dei donatori toscani fa parte di associazioni che negli ultimi mesi hanno dovuto adeguarsi a nuove dinamiche e norme. Sono cambiate un po’ di cose e questo può, almeno in una prima fase, aver allontanato qualcuno o messo in difficoltà le associazioni».

Quale appello può essere rivolto ai donatori? «L’attenzione deve rimanere sempre alta, non dobbiamo mai abbassare la guardia ma parlare, parlare, parlare di donazione. I nostri sono donatori periodici non occasionali, per loro credo sia sufficiente ricordare il valore del gesto. Sanno loro cosa fare...».