“Vini italiani e mercati mondiali”: oltre 20 allievi diventeranno gli “ambasciatori”

Iniziate le attività didattiche del corso, promosso su iniziativa di Associazione italiana sommelier, con Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Pisa, Università per Stranieri di Siena

Vino

Vino

Pisa, 11 novembre 2016 - Seconda edizione per il master universitario di I livello “Vini italiani e mercati mondiali”, promosso da Associazione italiana sommelier (Ais), con Scuola Superiore Sant’Anna, Università di Pisa, Università per Stranieri di Siena.

L’inizio delle attività didattiche alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa si è svolta nella giornata di ieri, in aula magna I saluti sono stati affidati al rettore della Scuola Superiore Sant’Anna Pierdomenico Perata mentre la relazione inaugurale è stata tenuta dal direttore del master Pietro Tonutti. Sono seguiti gli interventi del direttore del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari, agro-ambientali dell’Università di Pisa Alberto Pardossi, del responsabile per le relazioni con le aziende Alessandro Balducci (a cui sarà affidata la lettura di un messaggio del rettore dell’Università per Stranieri di Siena Pietro Cataldi e del presidente Ais Antonello Maietta), del presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, del winemaker, giornalista e scrittore Roberto Cipresso, della viticultrice Ginevra Venerosi Pesciolini.

Gli allievi della prima edizione chiuderanno questa prima parte, presentando le loro esperienze, con particolare attenzione per il periodo di stage svolto in alcune delle più note aziende vitivincole italiane.

La didattica del master “Vini italiani e mercati mondiali” si articolerà in tre moduli, a cui si aggiungerà - per gli allievi che ne fossero sprovvisti - il corso per sommelier. In totale si terranno 400 ore di formazione in aula, oltre a quelle dedicate alle attività individuali di studio. Al termine del percorso formativo sarà previsto uno stage aziendale. Anche la seconda edizione del master desidera valorizzare una professionalità oggi poco diffusa e a formare quelli che possono essere definiti gli “ambascitori del vino italiano”. I settori vitivinicoli ed enogastronomici sono elementi che caratterizzano il “made in Italy” e che contribuiscono alla definizione dell’identità italiana, in termini culturali ed economici. A livello globale il vino italiano si è ormai affermato come sinonimo di prodotto “non replicabile” ed è espressione di un territorio che non ha eguali. Per affrontare i mercati internazionali promuovendo due degli aspetti vincenti del “made in Italy”, come sono i settori vitivinicoli ed enogastronomici è necessaria una formazione adeguata, come quella che il master fornirà ai suoi allievi.

“Il successo della prima edizione - commenta il direttore del master Pietro Tonutti - ci ha confermato che la proposta di allestire un percorso formativo orientato verso l'integrazione di conoscenze relative al vino italiano e alle sue qualità/identità, alle strategie di marketing, di comunicazione e di promozione e alle caratteristiche dei consumatori e dei mercati internazionali è vista con vivo interesse e favore sia da chi desidera costruire una professionalità specifica e innovativa, sia da parte del mondo produttivo che, considerate le tendenze degli ultimi anni, è estremamente attento alle dinamiche dell'export. Il fatturato delle aziende vitivinicole italiane è risultato positivo negli ultimi anni grazie alla domanda estera, con un incremento costante dell'export in termini di valore che ha raggiunto nel 2015 la cifra record di quasi 5.4 Mld di euro. Il panorama internazionale a livello di consumi di vino è in grande movimento, con aree geografiche dove è necessario intervenire per consolidare e diversificare la presenza già radicata del vino italiano, ed altre aree caratterizzate da consumi di vino ancora limitati, in cui tuttavia si aprono interessantissime prospettive che vanno sfruttate con appropriate strategie. Questo master vuole formare figure professionali in grado di affrontare le sfide del mondo del vino italiano con competenza, conoscenza, capacità e cultura”.