Aeroporto, Qatar Airways decolla dal ‘Galilei’

Tutto esaurito il viaggio inaugurale per Doha

MANAGER Jonathan Harding e Morena Bronzetti

MANAGER Jonathan Harding e Morena Bronzetti

Pisa, 3 agosto 2016 - «E’ UNA giornata storica, che inizia sotto i migliori auspici. Avevamo previsto per il volo inaugurale di utilizzare un Airbus 320, siamo dovuti ricorrere al 330 perché tante sono state le prenotazioni in partenza da Pisa». Non è un sorriso di circostanza quello di Jonathan Harding, vice presidente Europa da Qatar Airways. Inglese di nascita, cittadino del mondo per vocazione, questo giovane manager, non nasconde la passione per la Toscana e Pisa («già qualche anno fa venni qui con mia nonna confida e me ne innamorai») e ora è arrivato con un gruppo di giornalisti internazionali da Doha per l’inaugurazione della nuova rotta che porterà giornalmente a Doha e a Pisa.

Quali opportunità, oltre quelle imprenditoriali per Qatar Airways, si aprono per i viaggiatori italiani e per i viaggiatori del del Golfo Persico?

«Quella di oggi (ieri per chi legge, ndr) è stata una grande giornata. C’è la ricorderemo come la giornata di questa nuova rotta. L’Italia fa parte della nostra strategia di crescita dal 2002 con Milano, poi con Roma e con Venezia dal 2011. In verità volevamo arrivare in Toscana, a Firenze, già prima di Venezia, ma il Vespucci non ha le caratteristiche giuste. Ora, invece, con Pisa la cosa cambia e questa sarà la nostra porta di accesso alla Toscana. L’anno scorso abbiamo visto la potenzialità di crescita del 35 per cento in Italia. E quindi abbiamo visto questa opportunità per la tratta di Pisa per la quale abbiamo avuto una grossa domanda sia per i voli in entrata che i voli in uscita. Una domanda non solo mediorientale».

Ci spieghi...

«Abbiamo visto una domanda dalla Toscana verso il medio oriente e per l’Asia, ma anche una grande domanda dall’Asia per la Toscana. Una massa critica dall’Italia a Doha di 42 voli settimanali che costituiscono grande fetta del lavoro di Qatar Airways. Abbiamo sviluppato un importante progetto di marketing da Singapore, da Tokio e da Adelaide in Australia».

Come è nato il rapporto con Toscana Aeroporti?

«Come ho detto volevamo la Toscana già prima di Venezia, ma non c’erano le condizioni. Ora queste si sono create anche per i buonissimi rapporti con gli enti locali, a cominciare dal Comune di Pisa con il sindaco Marco Filippeschi, dall’ad di Toscana Aeroporti Gina Giani e con la Regione Toscana».

Solo relazioni di business o anche di turismo?

«Entrambe. Abbiamo molta richiesta di viaggi turistici e di piacere ma anche di business, anche perché chi partirà alla volta Doha potrà raggiungere tante altre destinazioni. Promuoviamo Doha come aeroporto di scalo e perché uno dei più nuovi, è stato aperto solo due anni fa. Conta 50 milioni di passeggeri l’anno, 40mila metri quadrati di centro commerciale, hotel, piscine e ogni comfort elevato. E per chi partirà da Pisa usando la business class usufruirà di cinque giorni di parcheggio gratuito».

Sareste pronti ad investire sul Pisa?

«Abbiamo un accordo di sponsorizzazione con il Barcellona fino al 2017... (ride). Sono la principale squadra europea...». Ma noi abbiamo Gattuso, chissà che di volo in volo mister Harding preferisca al Camp Nou l’Arena Garibaldi.