Dimesso dall'ospedale il figlio della mamma-coraggio

La donna scoprì un tumore in gravidanza

Medici in ospedale

Medici in ospedale

Pisa, 19 settembre 2014- Finalmente a casa. Tra le braccia del fratellino e del papà. Due chili e 930 grammi, sembra poco ma in realtà è un grande traguardo. Perchè il piccolo ‘combattente’ figlio di Daniela Corriano – la mamma 29enne di Nodica, stroncata a un mese dal parto da un cancro ormai incurabile – quando è nato, il 7 giugno scorso, pesava solo 800 grammi. Ventisei settimane di gravidanza, Daniela (già mamma di un altro bambino di due anni e mezzo) era riuscita ad arrivare fino a lì, facendo appello a tutte le sue (ormai pochissime) forze. Poi per il suo piccolo era arrivato il momento di venire alla luce, di provare a farcela da solo. Fino ad oggi. Dopo poco più di tre mesi trascorsi prima in incubatrice poi in terapia sub-intensiva — seguito respiro dopo respiro, battito dopo battito — dai medici e dalle infermiere del reparto di Neonatologia dell’ospedale Santa Chiara — mercoledì nel tardo pomeriggio ha varcato per la prima volta la soglia di casa. Accompagnato da un angelo custode speciale: mamma Daniela. E da una grande famiglia che veglierà su entrambi i bambini. E sul papà Alessio Giusti.

«Voglio ringraziare tutto il reparto di neonatologia del Santa Chiara che in questi 103 giorni di degenza si è comportato come una seconda famiglia sia con mio figlio che con tutti noi — dice Alessio — il personale è stato assolutamente meraviglioso, sia dal punto di vista umano che professionale». Centotré lunghi giorni in cui è impossibile non creare un legame: “Prima delle dimissioni ci hanno fatto un regalo inaspettato: un orsacchiotto gigante. Un gesto che mi ha commosso veramente». Adesso il piccolo ‘passerà nelle mani’ dei medici di Pediatria: «Dovrà fare ancora qualche controllo» dice papà Alessio. Ma sta bene. E’ pronto ad affrontare, a piccoli passi, la vita che sua madre gli ha voluto donare. Daniela ha chiuso gli occhi il 21 luglio scorso nel suo letto all’ospedale della Versilia. A portarsela via, un carcinoma al seno le cui metastasi si erano già diffuse fino alle ossa. Malattia scoperta quasi per caso, da una fitta persistente al collo. Una «sentenza» che Daniela ha affrontato con forza e determinazione, con la stessa dignità con la quale le famiglie Corriano e Giusti hanno vissuto il dolore. Ma oggi é diverso: «Oggi — come scrive su facebook la sorella Melania — è stata per tutti noi, dopo tanta sofferenza, una bellissima giornata».