"La nostra battaglia contro il degrado è per una città più vivibile"

Nasce il Coordinamento dei Comitati di residenti. Le prime adesioni: Mezzogiorno. Santa Maria, Cittadella e Porta a Mare

Francesco Pozzi, neoresponsabile del Coordinamento dei Comitati cittadini

Francesco Pozzi, neoresponsabile del Coordinamento dei Comitati cittadini

Pisa, 27 luglio 2015 - Uniti per affrontare le questioni della città: nasce il coordinamento dei comitati. L’accordo tra le varie realtà di quartiere ha come scopo principale realizzare un fronte comune per eliminare le problematiche presenti in centro e nelle zone limitrofe. Attualmente l’organizzazione comprende solamente quattro dei comitati presenti sul territorio (Mezzogiorno, Residenti del quartiere di Santa Maria, la Cittadella per la qualità della vita e Il Muretto-Porta a Mare), ma non sono escluse ulteriori partecipazioni e adesioni. A spiegare le ragioni e il funzionamento della macro delegazione è il neo eletto presidente Francesco Pozzi, già rappresentante dei residenti del quartiere di Santa Maria.

Presidente, da quale esigenza nasce il coordinamento?

"Nasce da una semplice constatazione: a Pisa ci sono dei comitati che operano da tempo e che condividono numerose esigenze. Da qui è nata l’idea di integrare tutte queste organizzazioni regolarmente costituite, in modo tale da unire le forze e farci sentire con maggiore effetto dall’amministrazione comunale".

Avrà maggiore influenza rispetto a un singolo comitato?

"L’auspicio è proprio questo, nonché il punto di partenza. Pensiamo, inoltre, che più competenze possano trovare le migliori soluzioni e proposte possibili. Sicuramente si passa ad una posizione di forza maggiore, data proprio dal maggiore raggruppamento di persone".

Quali obiettivi persegue questo nuovo accordo?

"Esiste una sostanziale unitarietà degli intenti nell’affermare che le materie per cui ci batteremo sono i diritti fondamentali del cittadino: ambiente e salute, mobilità e aree di sosta, decoro e arredo urbano. Le due tematiche che affronteremo prime fra tutte saranno la sicurezza e l’ordine pubblico. Sono indubbiamente la nostra priorità".

Come sarà possibile coinvolgere tutta la città?

"Noi rappresentiamo il coordinamento e, a loro volta, i singoli comitati rappresentano i loro aderenti. Il coordinamento deve essere considerato come una rete e la cellula vitale sono proprio le organizzazioni dei quartieri. Sarà una reazione a catena: il cittadino esprimerà la sua esigenza al suo rappresentante, che sarà il portavoce all’interno della nostra macro struttura".

Cosa cambierà rispetto a prima?

"Ci sarà un maggiore intervento. Il cittadino deve essere coinvolto di più e per questo deve cambiare la tempistica e qualche contenuto. Pensiamo che l’amministrazione, quando prende una decisione, debba sentirci sempre perché spesso sono scelte che cambiano la vita dei residenti".

Come volete cambiare la città?

"Crediamo che ci si debba ispirare a modelli di città internazionali, perché Pisa non deve assumere il ruolo di paesone di provincia. La nostra città deve rivestire l’aspetto di una metropoli, immagine che ancora non ha. Bisogna guardare al futuro con una diversa prospettiva, volta all’innovazione e alle novità".