Dell'Osso, Mariotti e Trubiano presentano 'Vite deragliate'

Alle 18 nel Salone dei Dodici di piazza dei Cavalieri il nuovo libro di Tommaso Strambi

Liliana Dell'Osso

Liliana Dell'Osso

Pisa, 31 maggio 2017 - “Il fiato. Ormai Paolo non ne aveva più. Da quando era uscito dal quella maledetta porta automatica del supermercato non aveva mai smesso di correre. Un paio di volte si era girato. Ma quello non smetteva di inseguirlo. Correva ancora più forte di lui. O, forse, era lui che non aveva più voglia di scappare”.  Perché, in fondo, chi l'ha detto che i fantasmi non possano essere sconfitti. Basta affrontarli. Serve coraggio. Eccome. Ma si può. E Daniele Lama Trubiano lo ha trovato nella scrittura “perché nessuno deve rimanere più solo come è successo a me”. Ci sarà anche l'ex poliziotto, oggi scrittore, tra gli ospiti d’eccezione per la presentazione – in programma mercoledì 31 alle ore 18 nel salone del Palazzo dei Dodici in piazza dei Cavalieri – del libro «Vite deragliate», edito da Mds nella collana «Lumina» e scritto dal giornalista pisano Tommaso Strambi, responsabile della redazione pisana de La Nazione. Con Trubiano, a parlare, dei contenuti del volume ci saranno la professoressa Liliana dell’Osso, ordinario di psichiatria dell’Università di Pisa e direttore dell’U.O. di Psichiatria I della Aoup e Antonio Mariotti, sostituto procuratore della Repubblica a Lucca. Tutti moderati da Mario Cristiani, sceneggiatore e autore teatrale. Porterà un saluto Andrea Serfogli, assessore al Comune di Pisa. 

«Vite deragliate» presentato in anteprima al Salone internazionale del Libro di Torino, da Mauro Corona e Angelo Macchiavello,  parla di scelte e errori che fanno all’improvviso «deragliare» la vita, in una antologia di racconti mozzafiato: c’è il marito ignaro di aver sposato la postina delle nuove Brigate Rosse, ma anche il partner dell’insegnante di Arezzo che organizzava, con una collega, gite erotiche con un gruppo di studenti del liceo in cui insegnava. C'è poi  il giovane manager invaghitosi della donna sbagliata e per questo oggetto di un agguato con l’acido, il dipendente di una azienda vitivinicola di Montalcino che versa 626 ettolitri di Brunello nel tombino e l’amministratore di condomini della provincia di Alessandria rincorso dalla società di gestione dei servizi per non aver versato 2 milioni di bollette dei condomini dei palazzi da lui amministrati. E molto altro ancora. C'è sopratutto il linguaggio che esce dalla velocità imposta dalla cronaca e diventa lingua che scava e ci restituisce le persone vere con i loro tormenti e la loro personalità multipla, cancellate dalla ricerca del clamore.